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Piccolo muore dopo circoncisione fatta in casa

E’ morto così, a Bari, un bimbo nigeriano di due mesi. BARI, 22 luglio 2008 – Ha usato un oggetto tagliente e olio di cocco. Ma mentre asportava il prepuzio, ha tagliato per errore il glande provocando un’emorragia che si e’ rivelata fatale.

E’ morto così, a Bari, un bimbo nigeriano di due mesi. Era nato il 9 maggio in Spagna da una ventiquattrenne sposata e in regola con il permesso di soggiorno. Dopo un giorno di indagini la polizia ha fermato un nigeriano ritenuto autore dell’intervento chirurgico. Agli investigatori l’uomo avrebbe fatto capire che si e’ trattato di un intervento di routine per il quale ha percepito un compenso di 100 euro.

La tragedia è avvenuta in un appartamento-tugurio di 15-20 metri quadrati in viale Japigia 56, a poca distanza dal centro cittadino. L’abitazione e’ nella disponibilita’ di un’amica della mamma del piccolo. Al citofono c’e’ il nome di una donna: Imade Betty. Sulla porta d’ingresso c’e un adesivo con una scritta inquietante in inglese che recita cosi’: ”2008 e’ il momento della vittoria della chiesa di Cristo. E’ il mio tempo di splendere. Nessun diavolo mi fermera”’. Appena si apre la porta d’ingresso si scorgono un materasso, un cuscino e un lenzuolo. Un altro materasso e’ invece abbandonato sul pavimento del terrazzo condominiale, accanto all’appartamento che sembra essere stato lasciato in tutta fretta dai suoi abitanti. Nella casa-tugurio ieri mattina la donna ventiquattrenne, d’accordo col marito che vive in Spagna, ha portato il figlioletto e lo ha consegnato all’amica e a chi doveva praticare l’intervento. Durante l’operazione la lama sarebbe sfuggita all’improvvisato chirurgo e ha inciso il glande, provocando subito una fitta perdita di sangue. Alla mamma del piccolo sarebbe stato detto che era tutto a posto, di non preoccuparsi. Ma col passare delle ore la condizione del neonato e’ peggiorata.

Nella notte il bimbo ha cominciato ad avere problemi respiratori. Il suo pannolino, poi, era sempre pieno di sangue. Solo allora, erano le due, la mamma, disperata, ha chiesto aiuto a un farmacista del rione Japigia, che ha allertato il 118. Il piccolo e’ stato portato al policlinico in ambulanza ma e’ morto dopo un’ora. Sulla tragedia la magistratura ha aperto un’indagine e ha disposto l’autopsia. La squadra mobile, oltre ad aver arrestato il nigeriano, sta concentrando i propri sospetti sulla mamma della vittima e sull’amica della donna, che si e’ resa irreperibile. Quest’ultima avrebbe convinto la donna, che da una settimana era a Bari, a circoncidere il piccolo dicendole che si trattava di un intervento di routine e che un suo amico avrebbe pensato a tutto pagando ”solo 100 euro”.

La vicenda ricalca come una fotocopia quella avvenuta il 6 giugno scorso a Treviso: protagonista ancora una volta un piccolo nigeriano di pochi mesi morto dopo ore di agonia per un emorragia da circoncisione eseguita al di fuori di strutture sanitarie. I genitori del piccolo e la donna che esegui’ l’intervento sono indagati per omicidio preterintenzionale. Accusa questa che potrebbe essere avanzata anche dalla magistratura barese.

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