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Lampedusa: al via task-force medici per i clandestini

E’ il primo atto del "Progetto Lampedusa". Vi collaborano i ministeri dell’Interno e della Salute. PALERMO, 12 agosto 2008 – Da ieri mattina a Lampedusa è al lavoro la task force medica, composta da quattro specialistici in ginecologia, dermatologia e malattie infettive (altri quattro arriveranno nei prossimi giorni), che collaborerà con il presidio sanitario presente all’interno del Centro di prima assistenza per immigrati e con il Poliambulatorio dell’isola in stretto collegamento con le autorità sanitarie.

E’ il primo atto del "Progetto Lampedusa", sostenuto dall’assessore siciliano alla Sanità Massimo Russo e che ha avuto una accelerazione grazie alla collaborazione dei ministeri dell’Interno e della Salute.

La convenzione, che durerà 90 giorni, è stata sottoscritta tra il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno e l’Inmp, Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà.

"Oltre al presidio all’interno del Cspa, che servirà allo screening e alla prevenzione delle malattie per gli immigrati – spiega Aldo Morrone, direttore dell’Inmp – ce ne sarà uno anche a disposizione della popolazione lampedusana. I medici specialistici potranno avvalersi anche di nuove apparecchiature scientifiche di epiluminescenza microscopica per la diagnosi precoce di tumori cutanei come il carcinoma e il melanoma, particolarmente diffusi in una popolazione esposta costantemente ai raggi solari".

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