(ANSA) – LA VALLETTA, 21 SET – Il Capo della Frontex – l’agenzia di controllo delle frontiere europee – ha ammesso in una intervista che la lotta contro il fenomeno dell’ immigrazione clandestina non procede nel modo auspicato. I pattugliamenti "non stanno dando i risultati desiderati," ammette il finlandese Illka Laitinen in una intervista che appare oggi nel ‘Sunday Times’ di Malta, e ricorda che malgrado il rafforzamento dei pattugliamenti europei al largo delle coste di Malta e Lampedusa "le due isole hanno registrato un record di arrivi di immigrati clandestini". Per il capo della Frontex, "la situazione è allarmante" dato che "non si è riusciti a ridurre l’afflusso di immigrati verso l’Italia, Malta e la Grecia". Secondo Laitinen, gli arrivi sull’ isola di Lampedusa sono cresciuti del 190 percento durante i primi sei mesi del 2008. Anche a Malta il problema si aggrava, sebbene in modo meno clamoroso: un incremento del 32 per cento rispetto al 2007. La presenza di più mezzi navali europee rischia perfino di peggiorare la situazione. Si è capito infatti che i trafficanti spingono gli immigrati ad affondare i loro barconi appena sono vicini alle coste maltesi o italiane, perché così devono essere soccorsi immediatamente dalle motovedette e portati verso terra. Denominati ‘Nautilus III’, le operazioni di pattugliamento congiunte della Frontex nel Mediterraneo centrale coprono la rotta degli immigrati nel tratto di mare tra la Libia, la Sicilia e Malta.
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IMMIGRAZIONE: MEDITERRANEO, CAPO FRONTEX AMMETTE PROBLEMI
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