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IMMIGRAZIONE: PALERMI, BRUCEREI I CPT MA ALMENO SUPERIAMOLI

(ANSA) – ROMA, 8 MAR – "Sono orrori dove la gente è prigioniera, se fosse per me li brucerei ma almeno superiamoli come è scritto, peraltro, nel programma dell’ Unione". Oggetto dell’ avversione della capogruppo dei verdi – Pdci al Senato, Manuela Palermi, sono i Cpt, i Centri di permanenza temporanea che spesso sono al centro di polemiche accese tra le forze politiche. Palermi ne parla in una conferenza stampa di presentazione di un ddl del Pdci che delega al governo il compito di varare nuove norme sull’immigrazione con al primo punto la chiusura dei Cpt in tempi certi. In particolare si chiede di "cancellare il carattere repressivo e punitivo" dei Centri e "nella prospettiva di una loro rapida chiusura siano trasformarli in luoghi vivibili, in cui l’accoglienza e il soccorso siano assicurati in tempi brevi e affinché abbiano come unico scopo la definizione della posizione giuridica dello straniero". Obiettivo del ddl è infatti quello di "arginare a monte il problema della clandestinità"; ed è per questo che vengono suggerite varie misure tra le quali, per esempio, la concessione di permessi di soggiorno temporaneo per poter cercare un lavoro. "Al di là dei molti annunci che si leggono sui giornali – sottolinea Palermi – su tema degli immigrati tutto è praticamente rimasto uguale a com’era prima che il centrosinistra vincesse le elezioni". "Ho visitato molti Cpt – aggiunge la capogruppo dei senatori Verdi-Pdci – e sono un vero orrore, eppure restano lì. La gente viene tenuta prigioniera senza capi d’accusa. In nome di che? Su quale etica si fonda questa politica?". Il ddl del Pdci, al di là della questione dei Cpt, prevede che il cittadino straniero possa ottenere un visto di ingresso temporaneo per ricerca di lavoro che non dovrà essere inferiore ad un anno. Se lo straniero ha un contratto di lavoro a tempo determinato, gli dovrà essere lasciato un permesso di soggiorno valido almeno due anni, qualunque sia la durata prevista nel rapporto di lavoro. In attesa della chiusura dei Cpt, i minori dovranno esserne tenuti fuori così come il resto della famiglia per "tutelare l’unità familiare". Il ddl delega prevede anche nuove norme per l’ottenimento dei visti d’ingresso, che potranno essere richiesti a consolati e ambasciate italiane con l’invio per posta della documentazione necessaria. I tetti numerici per i visti d’ingresso per lavoro e ricerca dovranno essere stabiliti con programmazione triennale. Non potranno più essere espulsi lo straniero convivente con un cittadino italiano o comunitario e il marito di una donna in stato interessante. Inoltre, gli stranieri potranno avere dei colloqui con organismi di tutela e potranno avvalersi dell’assistenza di un difensore di fiducia prima della convalida dei provvedimenti di trattenimento e allontanamento. (ANSA). 2007-03-08 17:17c

(8 marzo 2007)

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