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Entrare in Italia, ecco quando serve la fideiussione

Mezzi di sostentamento per turismo, studio e lavoro autonomo.
I cittadini stranieri che vengono in Italia per un breve periodo (es. visite, affari, turismo) e coloro che fanno ingresso per motivi di studio devono dimostrare di avere, tra gli altri requisiti, i mezzi finanziari sufficienti al proprio sostentamento per la durata del soggiorno sul territorio nazionale. Si tratta di un requisito essenziale che deve essere dimostrato sia quando si richiede il visto presso l’Ambasciata italiana che al momento dell’ingresso in Italia quando si richiede (tramite kit postale) il permesso di soggiorno o si dichiara la propria presenza nel nostro Paese (per gli ingressi fino a 90 giorni). Tale regola vale anche per i cittadini stranieri esentati dall’obbligo del visto.

Ingressi breve durata (massimo 90 giorni)
Il cittadino extraue che giunge in Italia, ad esempio per una breve vacanza, deve disporre di adeguati mezzi economici necessari al suo sostentamento durante il soggiorno sul territorio nazionale. Il Ministero dell’Interno con la Direttiva del 1.3.2000 ha stabilito la misura richiesta in base alla durata del soggiorno, che comunque non può superare 3 mesi. La cifra che deve essere garantita varia a seconda del tempo che si vuole restare in Italia. Ecco la tabella:

Tabella per la determinazione dei mezzi di sussistenza richiesti per gli ingressi sul territorio nazionale (affari, gara sportiva, motivi religiosi, studio, transito, trasporto, turismo)

La disponibilità di adeguate risorse economiche può essere dimostrata, dal cittadino extraue, in diversi modi, cioè mediante l’esibizione di denaro contante, di equivalenti titoli di credito (assegni o traveller’s cheque), di fideiussioni bancarie, di polizze fideiussorie (bancarie o assicurative), di titoli di servizi prepagati o di atti comprovanti la disponibilità in Italia di fonti di reddito.
Attenzione
In alcuni casi le Ambasciate italiane, ai fini del rilascio del visto, richiedono esclusivamente l’esibizione di una polizza fideiussoria bancaria o assicurativa a garanzia delle somme richieste. Quando il cittadino straniero non dispone di mezzi propri adeguati, è possibile che colui che lo invita stipuli una fideiussione bancaria o una polizza fideiussoria a suo nome.

Ingressi per studio
I cittadini stranieri che intendono venire in Italia per seguire un corso di studi o per frequentare l’Università, devono dimostrare di avere le risorse sufficienti a garantire il loro sostentamento durante il soggiorno previsto.
Quando la durata del corso di studi non supera i 3 mesi la misura dei mezzi di sostentamento richiesta in relazione alla durata del soggiorno in Italia, è quella prevista dalla Tabella allegata alla Direttiva del Ministero dell’Interno del 1.3.2000.
Se la durata è superiore a 3 mesi lo studente extraue deve dimostare di possedere l’importo mensile dell’assegno sociale (per il 2009 è pari ad Euro 409,05) moltiplicato per la durata del corso di studi. I cittadini extraue che intendono frequentare le Università italiane, invece, devono dimostrare di avere dei mezzi di sostentamento in misura non inferiore a € 350,57 per ogni mese di durata dell’anno accademico (Decreto interministeriale 20 novembre 2001, pubblicato in G.U. n. 283 del 5.12.2001).
In tutti i casi la disponibilità economica può essere comprovata mediante garanzie economiche personali o fornite da Istituzioni ed Enti italiani o da Istituzioni ed Enti stranieri considerati affidabili dalla Rappresentanza diplomatica italiana (c/c bancari, fideiussioni bancarie, polizze fideiussorie bancarie o assicurative, ecc.)

Ingresso per lavoro autonomo
I cittadini extraue che intendono venire in Italia per svolgere lavoro autonomo, se possiedono i requisiti di legge, possono fare apposita richiesta di nulla osta al lavoro autonomo alla Questura competente solo successivamente alla pubblicazione del decreto flussi, che riserva alcune quote a tali ingressi.
Tra gli altri requisiti previsti dalla legge, il cittadino extraue deve disporre di un reddito annuo, proveniente da fonti lecite, di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitari (€ 8.400). La dimostrazione della disponibilità economica può essere fornita con l’esibizione di denaro contante, c/c bancari, titoli di credito, fideiussioni bancarie o polizze fideiussorie o con ogni altro documento utile a dimostrare le fonti di reddito.

Rosanna Caggiano

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