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Regolarizzazione. Riccardi: “È un’opportunità di vera integrazione”

“Abbiamo accolto le raccomandazioni del Parlamento. Nessuna sanatoria indiscriminata, le norme sono rigorose”

Roma – 19 luglio 2012 – “È un’occasione per i datori di lavoro che possono mettersi in regola dopo aver assunto stranieri in nero. Un’opportunità per gli immigrati, che ottengono di poter lavorare alla luce del sole. Ma è anche l’indicazione di una scelta severa contro lo sfruttamento dei migranti, come ci chiede l’Europa”.

Il ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi, intervistato oggi dal Sole 24 Ore, presenta in questi termini la regolarizzazione in arrivo. Un intervento che ha in lui il primo sostenitore all’interno del governo, ma che, come ricorda, accoglie  “le raccomandazione della I e II commissione di Camera e Senato”. Perché, checché ne dica il Pdl, “la maggioranza nelle commissioni parlamentari è stata al completo nel sostegno al meccanismo di transizione”.

Grazie a questo meccanismo, sottolinea il ministro, i datori di lavoro “potranno evitare sanzioni pesanti già previste da Bruxelles, ma ora anche dall’Italia, e riportarsi in un alveo di legalità che è poi condizione imprescindibile in un processo reale e positivo di integrazione. Così però riusciamo anche a  prosciugare molte sacche di illegalità sul territorio”.

“Non sono il ministro degli stranieri, ma dell’integrazione tra italiani e migranti” aggiunge Riccardi. Ricorda poi i filtri che escludono dalla regolarizzazione alcune categorie di datori di lavoro e di cittadini stranieri e il requisito della presenza in Italia dal 31 dicembre 2011. A chi paventa una sanatoria indiscriminata risponde: “Le norme sono rigorose”.

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