Stefano Camilloni
"Se però qualcuno non ce la fa, lo sostituiamo. I migranti sono 80 mila, non milioni, basterebbe buon senso da parte di tutte le Regioni"
Roma – 22 luglio 2015- "L'immigrazione è un tema molto complicato e noi abbiamo grande fiducia nei prefetti. I prefetti hanno subito un attacco volgare e violento da parte di Matteo Salvini e della Lega e, quindi, sono dalla parte dei prefetti e mi rendo conto che essere insultati non è una bella cosa".
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano risponde oggi alla "rivolta" dei rappresentanti del governo sul territorio che si trovano a gestire l'ccoglienza dei profughi tra le direttive di Roma e le resistenze dei territori, fino ai casi limite di Casale San Nicola, a Roma, o di Quinto, vicino Treviso.
"Se singolarmente – aggiunge però Alfano – c'è qualcuno che si spaventa davanti alle polemiche, non ha le spalle larghe per reggere l'urto di questa difficoltà, non ha l'abilità di organizzare in modo manageriale il sistema dell'accoglienza lo dica chiaramente, faccia un passo indietro. Oppure ce ne accorgiamo noi e lo sostituiamo". Un riferimento evidente alla decisione di sostituire il prefetto di Treviso.
"I migranti – ha osservato Alfano a margine della presentazione del 'Piano servizi per l'esodo estivo 2015'- sono 80mila, non milioni. I governatori collaborino. Perché è chiaro che tutto sarebbe stato più semplice se alcuni governatori avessero avuto il buon senso di dare una mano" in termini di accoglienza.
"Siccome alcuni governatori non hanno avuto questo buonsenso e hanno scaricato tutto il peso nei confronti e contro le regioni del Sud, noi abbiamo chiesto ai prefetti un supplemento di sforzo e di fare noi, come governo, tutto da soli nelle regioni dove i governatori non sono stati di buon senso. Questo ha reso ancor più complicata l'azione dei prefetti".
"Nonostante tutto – ha concluso Alfano – andremo avanti e metteremo sempre meglio a punto un sistema efficiente di accoglienza".
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