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“Volere è potere, anche in un bar”. Krystian Oracz, assaggi di Polonia

Arrivato giovanissimo in Italia, ha trovato subito un lavoro e ottenuto un permesso di soggiorno. Oggi gestisce un locale che vuole essere un ponte tra cucine e culture

 
Gorizia – 22 luglio 2015 – Krystian Oracz aveva appena 18 anni quando è arrivato in Italia in cerca di lavoro. “Doveva essere solo un lavoro stagionale, ma la mia vacanza si è prolungata di ben 13 anni” racconta a Naszswiat.net, il portale dei polacchi in Italia. Un mese fa ha aperto a Gorizia il Bar Venezia Giulia Sapori dalla Polonia,  un ponte tra la cultura e la cucina polacca ed italiana.
 
Quando sei arrivato in Italia nel 2002 la Polonia non faceva parte della Unione Europea. A quei tempi non era facile per un extracomunitario trovare un lavoro ed ottenere un permesso di soggiorno. Come hai fatto a metterti in regola nel tempo record di 2 settimane?
Sono stato molto fortunato. Sapevo che all’ epoca per un polacco non era facile trovare un lavoro, anche solo per una stagione, ma volevo comunque provarci. A Gorizia lavorava mio padre. Faceva l’ operaio edile. Proprio quando sono arrivato si è liberato un posto nella società per la quale lavorava lui. Ma la vera fortuna è stata nel fatto che i posti per lavoratori extracomunitari previsti nel decreto flussi non erano esauriti, e così nel giro di due settimane avevo ottenuto impiego e permesso di soggiorno.
 
Quando e come ti è venuto in mente di aprire un locale a Gorizia? 
Già quando ero bambino giocavo a fare il barman. Man mano che crescevo mi appassionavo anche della cucina. Mi piaceva osservare mia madre quando cucinava, mi piaceva leggere le ricette e preparare i piatti. Anche se nessuno nella mia famiglia lavorava nel campo della ristorazione, io da quando mi ricordo sognavo di gestire un locale.
 
Quanto tempo hai impiegato a realizzare questo sogno?
Anche se è difficile da credere, ho completato tutte le pratiche necessarie per aprire la mia attività nel giro di 10 giorni. Per intenderci meglio: in meno di due settimane sono riuscito a fare atto notarile, attivare la licenza per la gestione del bar e registrare l’azienda. Nemmeno io pensavo che la burocrazia potesse funzionare così velocemente!
 
Sei nato con la camicia oppure usi qualche incantesimo per fare in modo che il destino sia sempre favorevole ai tuoi progetti?
In Polonia spesso usiamo dire “Volere è potere”. Io ci credo.
 
Il  tuo non è un semplice bar, ma un locale dove si può mangiare anche un pranzo completo. Nel menu ci sono soprattutto i piatti polacchi. Da quelle parti ci sono tanti fan della cucina polacca?
Penso che un bar come il mio, un po’ diverso dal solito, può essere apprezzato sia dai miei connazionali, sia dagli italiani. La cucina friulana, triestina e giuliana non è completamente diversa dalla cucina polacca. Forse i piatti italiani sono un po’ più genuini dai nostri, ma spesso il sapore dei nostri “pierogi” ricorda quello dei ravioli della nonna fatti in casa. E poi chi abitualmente mangia la carne i verdure non può non appezzare le nostre cotolette o il nostro bigos. Comunque nel nostro menù ci sono anche i piatti tipici italiani, soprattutto i primi.
 
Vuoi che il tuo bar diventa un punto di riferimento per i polacchi ma anche un ponte tra la cultura polacca ed italiana. Hai eventi in programma?
Ogni venerdì chiunque abbia voglia di assaggiare qualcosa di tipicamente polacco potrà farlo anche gratuitamente. Durante i Venerdì d’Assaggio metto a disposizione gli assaggini dei nostri piatti nazionali dei quali andiamo più fieri. In futuro ci saranno anche le serate a tema, di vario genere ma con lo stesso obiettivo: illustrare secolari legami di amicizia e fratellanza che uniscono i nostri popoli.
 
Legami antichi…
Certo, e infatti a breve istallerò nel bar anche una mostra fissa, 18 pannelli che narrano diversi fatti storici, durante i quali polacchi ed italiani erano davvero uniti come fratelli. Ovviamente non mancherà la storia dei nostri inni nazionali, unici nel mondo, dove citiamo reciprocamente nostri Paesi. Conto anche nella collaborazione dei miei connazionali, che già da tempo promuovono la Polonia in Italia. Io non voglio soltanto gestire un proprio bar, ma voglio creare un punto di riferimento per i Polacchi in Italia e per tutti gli amici della Polonia.
 
NaszSwiat.net
 

 

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