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Baglioni: “Immigrati: accoglienza, no caccia alle streghe”

Il cantautore presenta "O’Scia 2008", invitando a pensare che "il popolo degli sbarchi è lo stesso dei nostri nonni" 

Roma – 18 settembre 2008 – "Soffiamo sul cerino del mors tua vita mea, prima che la legge dell’occhio per occhio finisca con l’accecare tutto il mondo. Se il buonismo non è la soluzione – servono equilibrio e intelligenza – certo la soluzione non è il cattivismo. Né questa cultura del risentimento, dell’odio, del tutti contro tutti".

Sono queste le parole che il cantautore Claudio Baglioni usa presentando su ‘Famiglia Cristiana’ la nuova edizione di “O’Scia”, il festival-laboratorio che si tiene dal 2003 alle isole Pelagie. Anche quest’anno la manifestazione vuole far superare paure e diffidenze e favorire l’incontro e l’integrazione tra popoli, razze ed etnie”. Lo farà dal 24 al 27 settembre a Linosa e Lampedusa ancora attraverso il linguaggio universale della musica e dell’arte.

"Nessun uomo è un’isola, ogni respiro è un uomo", è il poetico ‘motto’ scelto per rappresentare la fondazione, di cui Baglioni è uno dei fondatori. Dietro questi versi del cantante si nasconde il proposito di "promuovere il dialogo per favorire l’integrazione culturale e costruire un nuovo modello di convivenza civile, pacifica e solidale, facendo dell’Europa la terra dell’incontro tra le grandi civiltà, culture e fedi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo".

L’iniziativa che "non è mai stata né mai sarà a favore della clandestinità" intende richiamare i valori dell’accoglienza e del dialogo tra le culture, evitando una "caccia alle streghe – spiega l’artista – che offende intelligenza, storia, memoria e identità del nostro Paese. Un Paese di migranti, che proprio sulle migrazioni – interne ed esterne – ha costruito il miracolo della propria ricchezza".

Baglioni invita dunque a considerare che "il popolo degli sbarchi è lo stesso dei nostri nonni, genitori e fratelli maggiori". E stigmatizza il modo in cui affrontiamo tanti problemi sociali: "Malgrado gli appelli quotidiani ai toni pacati, le parole si fanno sempre più grandi e i pensieri sempre più piccoli. Se alzi la voce, significa che non hai argomenti. Aveva ragione mio padre. La verità non è questione di volume".

In questo modo "la lista dei nemici si allunga", dice Baglioni e si chiede: "Ma cosa succederà quando non ci saranno più amici? La cultura dello scontro cancella la ricchezza dell’incontro tra le culture".

A.I.

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