"Non classi separate ma tese all’insegnamento dell’italiano". Touadi: "Proposta vergognosa" Roma – 20 novembre 2008 – “Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre”. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi difende le “classi ponte” per gli alunni non italiani, definendole una scelta di “buon senso”.
"L’insufficiente conoscenza della lingua italiana fa si che l’insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella italiana. Quindi abbiamo pensato a questa mozione, seguendo tra l’altro l’esempio di altri Paesi, di fare non classi separate ma tese all’insegnamento dell’italiano" ha detto Berlusconi, a Montecitorio per un convegno per la Giornata nazionale dei diritti dell’infanzia.
Le classi-ponte sono previste da una mozione promossa dalla Lega e approvata a metà ottobre alla Camera con i voti della maggioranza. La mozione impegna il governo a prevedere un test di accesso per gli studenti stranieri e a istituire “classi di inserimento” dove finirebbero quanti non superano il test. In queste classi frequenterebbero corsi di italiano, educazione civica e rispetto per morale, religione e cultura italiana.
La sortita del Presidente del Consiglio ha scatenato il fuoco di fila dell’opposizione.
Jean-Leonard Touadi, parlamentare del PD, definisce le classi-ponte "una proposta vergognosa per un Paese civile" e "una misura propagandistica destinata ad attirare l’elettorato della Lega”. “Il Presidente del Consiglio, prima di sponsorizzare questa idea, dovrebbe informarsi sugli effetti perversi che essa avrà in termini di integrazione delle seconde generazioni. Mi ripugna pensare ad una politica che cerca il consenso sulla pelle dei bambini".
"Dal presidente del Consiglio – prosegue Touadi – ci saremmo aspettati che, riguardo al valore dell’immigrazione, si esprimesse con parole almeno vicine a quelle del presidente della Repubblica Napolitano e del presidente della Camera Fini. E invece l’unico progetto di integrazione è una scorciatoia propagandistica. E’ ora che Berlusconi dica cosa pensa degli immigrati".
"Almeno in occasione della giornata per i diritti dell’infanzia Il premier Berlusconi si poteva risparmiare l’elogio delle classi ponte, uno strumento che non tutela ma discrimina alcuni bambini nei confronti di altri” commenta invece Silvana Mura, deputata dell’Italia dei Valori. "Non si può definire in altro modo l’eventuale istituzione di classi separate per i bambini stranieri, separazione che dovrà perdurare fin quando questi bambini non impareranno la lingua italiana. O il premier parla di cose che non conosce, oppure il suo zelo propagandistico non ha remore nel manipolare la realtà".
Plaude invece alle affermazioni del premier il leghista Roberto Cota: " Berlusconi dice la verità. Le classi di inserimento sono una proposta di buon senso che dovrà servire a bambini, ragazzi e insegnati per facilitare il processo di integrazione. Chi dice che sono discriminatorie è prigioniero di una vuota ideologia e non vuole risolvere i problemi". "Anche alla luce di quanto dichiarato dal Presidente Berlusconi – conclude – siamo certi che il Ministro Gelmini darà attuazione alla nostra proposta che esprime la volontà di tutta la maggioranza".