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Bologna. Crescono gli imprenditori stranieri nell’edilizia e nel commercio

I dati della Camera di commercio: sono il 7% del totale

BOLOGNA – Crescono gli imprenditori stranieri a Bologna. Sono prevalentemente uomini, titolari di imprese individuali, che operano per lo più nel commercio, nell’edilizia e in attività manifatturiere. Provengono soprattutto dal Marocco e caratterizzano sempre di più la piccola imprenditoria dell’Appennino.

E’ questa la fotografia scattata dalla Camera di commercio di Bologna che ha presentato i dati sul numero degli imprenditori di origine extracomunitaria sotto le due torri.

Alla fine del primo semestre di quest’anno gli imprenditori non italiani hanno raggiunto complessivamente quota 10.476, pari 7% del totale complessivo. In 7 realtà su 10 si tratta di persone nate in un Paese che non appartiene alla Comunità Economica Europea. Le ditte individuali gestite da extracomunitari, da giugno 2000, sono cresciute mediamente del 19% all’anno. Se non ci fosse stato questo apporto, nello stesso periodo queste tipologie di impresa sarebbero diminuite dell’11%.

Provengono soprattutto dal Marocco (719 imprenditori, pari al 19% del totale), dalla Cina (563 titolari, oltre il 15% sul totale), dalla Tunisia e dall’Albania (attorno al 10%) e dal Pakistan (284 titolari pari a quali il 8%). Operano nel commercio, nelle costruzioni e in attività manifatturiere, settori in cui si concentrano otto attività create da immigrati extra-UE su dieci.L’incremento più evidente è nel settore delle attività immobiliari, di noleggio e informatiche, in cui la presenza di extracomunitari è cresciuta del 14,5% rispetto a giugno 2006.Crescita solo leggermente inferiore (+13,4%) nel settore degli alberghi e dei ristoranti.

Ad ospitare il maggior numero di imprenditori non italiani in termini assoluti è Bologna (1.685), seguita da Imola (221), da San Giovanni in Persiceto (105) e da Casalecchio di Reno (101).Galliera invece è il Comune con la maggiore concentrazione di attività a guida di extracomunitari, che qui rappresentano 13% dei titolari d’impresa. Segue San’Agata Bolognese (12,4), Borgo Tossignano (11%), Crevalcore (10,6%), Grizzana Morandi (10,6%) e Granaglione (10,5%). Nel Comune di Bologna questa percentuale è del 10,5%.

Sono uomini 84 titolari extracomunitari su 100, anche se le donne sono in costante crescita (619, pari a oltre il 16%, attive principalmente nel commercio e nelle attività manifatturiere).Hanno in media fra i 30 e i 49 anni (il 70% del totale), ma cresce il peso degli ultracinquantenni, che si assestano al 17%.
Oltre l’83% dei titolari di impresa di origine extracomunitari ha avviato la propria attività dopo il 2000, ed il 15% nel decennio precedente.

(7 agosto 2007)

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