in

È nata l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera

Una “super Frontex” per controllare i confini d’Europa e aiutare i Paesi in prima linea.  Avramopoulos: “Èla risposta europea alle sfide della sicurezza e della migrazione”

 

 

 

Roma – 6 ottobre 2016 –  Più uomini, più mezzi, più potere. Nasce oggi ufficialmente l’ “Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera”, cioe la nuova Frontex, chiamata a blindare i confini d’Europa e ad affiancare gli Stati membri in prima linea sul fronte dei flussi migratori. 

“Basandosi sulle strutture di Frontex, l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera monitorerà attentamente le frontiere esterne dell’UE e collaborerà con gli Stati membri per identificare rapidamente e affrontare eventuali minacce alla sicurezza delle frontiere esterne dell’UE” spiega un nota della Commissione. L’Agenzia potrà contare su personale permanente più che raddoppiato, acquisire attrezzature proprie e impiegare una squadra di riserva rapida di 1500 uomini per le emergenze. Farà inoltre analisi periodiche sulrischio e sulla vulnerabilità dei confini. 

Per l’inaugurazione è stato organizzato oggi un evento a Kapitan Andreevo, in Bulgaria, alla frontiera con la Turchia, che prevede una presentazione dei veicoli, delle attrezzature e delle squadre della nuova agenzia e una cofnerenza stampa. 

“La data odierna – ha detto Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo alla Migrazione – rappresenta una tappa fondamentale nella storia della gestione selle frontiere europee. Da oggi in poi, la frontiera esterna dell’UE di uno Stato membro è la frontiera esterna di tutti gli Stati membri — sul piano sia giuridico che operativo. In meno di un anno abbiamo creato un vero e proprio sistema di guardia di frontiera e costiera europea, traducendo in realtà i principi di solidarietà e responsabilità condivisa tra gli Stati membri e l’Unione. È esattamente la risposta europea di cui abbiamo bisogno per far fronte alle sfide della sicurezza e della migrazione del 21º secolo.”

Fabrice Leggeri, Direttore esecutivo dell’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera, ha elencato le novità: “La nuova Agenzia è più forte ed equipaggiata meglio per rispondere alle sfide sul piano della migrazione e della sicurezza alle frontiere esterne dell’UE. Il suo mandato è più ampio e dispone di nuovi poteri che le permettono di agire efficacemente. Effettuerà prove di stress alle frontiere esterne per individuare le vulnerabilità prima che scoppi una crisi. Sarà ora in grado di fornire sostegno operativo ai paesi terzi vicini che chiedono assistenza alla loro frontiera e di scambiare dati di intelligence sulle attività criminali transfrontaliere con le autorità nazionali e le agenzie europee a sostegno delle indagini penali. Svolgerà inoltre un ruolo chiave alle frontiere marittime dell’UE attraverso le sue nuove funzioni di guardia costiera”. 

Secondo la Commissione, la guardia costiera e di frontiera europea “fornirà l’anello mancante per rafforzare le frontiere esterne dell’UE, in modo che le persone possano continuare a vivere e circolare liberamente al suo interno — contribuendo a rispettare l’impegno dell’Europa al ripristino del normale funzionamento dello spazio Schengen e all’eliminazione dei controlli temporanei alle frontiere interne entro la fine dell’anno”.

Questo il calendario delle prossime tappe: il 7 dicembre diventeranno operative la riserva di reazione rapida e la riserva di attrezzatura di reazione rapida; entro dicembre 2016 ci saranno 50 nuove assunzioni presso l’Agenzia; il 7 gennaio 2017 diventerà operativa la riserva di esperti in materia di rimpatrio; tra gennaio e marzo 2017 ci saranno le prime valutazioni delle vulnerabilità. 

Domande e risposte: La nuova l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera

SCHEDA INFORMATIVA: La nuova l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera

SCHEDA INFORMATIVA: Le operazioni dell’UE nel Mediterraneo

 

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 4 Media: 1]

Italiani, popolo di migranti: quasi 5 milioni all’estero

Dalle regolarizzazioni ai visti umanitari, le proposte dei Radicali Italiani