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Grecia: prosegue lo sciopero della fame degli immigrati che chiedono la legalizzazione

Il ministro Papoustis: "Il problema dell’immigrazione è una bomba ai fondamenti della nostra società."

Roma – 9 febbraio 2011 – Continua in Grecia ormai da 16 giorni lo sciopero della fame dei 237 lavoratori immigrati che chiedono ”legalizzazione”.

Sulla protesta è intervenuto oggi Il Ministro greco per la Protezione del Cittadino, Christos Papoutsis, che parlando alla Commissione Parlamentare per l’Immigrazione ha definito il problema dell’immigrazione “una bomba ai fondamenti della società greca”.

Papoustis si è poi rivolto ai lavoratori in protesa chiedendo di "mettere fine allo sciopero e tornare alle loro case. La richiesta di una massiccia e generale legalizzazione – ha aggiunto Papoutsis – non è possibile, non si discute nemmeno e non è permessa dall’Unione Europea".

Gli immigrati che sono arrivati da Creta il 23 gennaio scorso, hanno ribadito la loro decisione di continuare lo sciopero fino ”alla morte”. La situazione in Grecia rimane molto delicata soprattutto dopo le recenti tensioni con la Turchia rea, secondo le autorità elleniche, di lasciar passare gli immigrati dalle loro frontiere, diretti in Europa (leggi anche “Grecia: 50 mila clandestini solo nel 2010”).

Nei giorni scorsi infatti si era paventata l’ipotesi di costruire  un muroproprio al confine con la Turchia per cercare di arginare i flussi incontrollati di immigrati.

M.I.

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