in

Inizia il Consiglio Europeo, verso l’ok alle richieste dell’Italia

La bozza delle conclusioni accoglie le priorità indicate dal nostro governo. Da una maggiore solidarietà a una rafforzamento della cooperazione con i Paesi d’origine e di transito

Roma  – 24 ottobre 2013 – Parte oggi a Bruxelles il Consiglio europeo, che riunisce capo di Stato o di governo dei Paesi membri dell’Ue. In agenda c’è anche la questione immigrazione, come richiesto dall’Italia, che, a giudicare dalla nuova bozza di conclusioni del vertice, sta facendo passare la sua linea tra i partner europei.

Intervenendo martedì scorso in Parlamento, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha illustrato le quattro richieste del nostro governo. Innanzitutto, c’è il “riconoscimento che il dramma di Lampedusa e delle coste mediterranee è questione europea”. Poi “misure immediate per mettere in atto la rete europea di sorveglianza delle frontiere esterne, Eurosur e rafforzare soprattutto l'operatività di Frontex”.

Il nostro governo chiede anche che “la task force Italia-Commissione, che sarà costituita giovedì, aperta agli Stati membri interessati, elabori un piano d'azione per la gestione dell'emergenza migratoria nel Mediterraneo in questa crisi”. Infine,  che l’Ue “investa tutto il suo peso politico nel dialogo con gli Stati vicini del Mediterraneo per integrare le questioni migratorie negli accordi di cooperazione, concludere partenariati per la mobilità e la sicurezza con gli Stati della sponda sud, favorire il ritorno e il reinsediamento dei migranti nei Paesi di origine e di transito".

Nella bozza di conclusioni del Consiglio Europeo si invocano ''azioni determinate per prevenire la perdita di vite umane in mare'' da concepire e attuare ''sulla base dei principi di solidarieta' e dell'equa ripartizione di responsabilita'''. Quindi si esortano i paesi membri a ''rafforzare le attivita' di Frontex'' e si invita la task-force formata da Commissione europea, Europol, Frontex, Servizio per l'azione esterna dell'Ue, a ''individuare – sulla base dei principi di prevenzione, protezione e solidarieta' – azioni prioritarie per un uso piu' efficiente degli strumenti europei''.

Nel documento si stabilisce anche che sulle azioni prioritarie per la task-force la Commissione europea riferisca agli stati membri in occasione della riunione del consiglio Affari interni del 5-6 dicembre, e che la presidenza lituana riproponga il tema al vertice dei capi di Stato e di governo di fine anno (20-21 dicembre). Il Consiglio europeo ''tornera' sulle questioni della migrazione e dell'asilo a giugno 2014, quando saranno definite linee guida per ulteriori iniziative legislative e piani operativi nei settori di liberta', sicurezza e giustizia''.

Da ultimo, la bozza sottolinea ''l'importanza di affrontare le cause dei flussi migratori alla radice rafforzando la cooperazione con i paesi di origine e transito della migrazione illegale''. Ciò anche attraverso ''politiche europee di sostegno allo sviluppo ed efficaci politiche di ritorno''.
 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Europarlamento: “Basta stragi del mare, canali sicuri per chi chiede asilo”

Lega Nord: “La Bossi-Fini non punisce chi soccorre i migranti in mare”