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La Russa: “Per i clandestini apriremo dieci caserme”

"Cambieremo il nome dei Cpt in Centri di identificazione ed espulsione" NAQOURA (LIBANO), 16 maggio 2008 – Sono "più di 10" le caserme delle forze armate, dismesse o in via di dismissione, che potranno essere presto impiegate come centri di prima accoglienza di clandestini in attesa di identificazione.

Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha proposto anche di cambiare il nome dei Cpt in Centri di identificazione ed espulsione.

"Gli Stati maggiori mi hanno già offerto velocemente, con grande efficienza – ha detto La Russa, che oggi è in Libano in visita al contingente italiano – uno studio con la disponibilità di caserme dismesse da impiegare, anche in via temporanea, per questa esigenza. Si tratta di strutture che possono essere adattate allo scopo con grande rapidità; tutte in buone condizioni igienico-sanitarie, anche per smentire questa storia degli stranieri trattenuti in dei lager".

"Ma io – ha continuato La Russa – ho proposto al Consiglio dei Ministri anche di cambiare il nome dei Cpt in Centri di identificazione ed espulsione, perché è a questo che servono: l’immigrato è lì non in quanto straniero, ma perché non vuole essere identificato per evitare l’espulsione; noi, invece, prevediamo di allungare in modo adeguato i tempi di permanenza nei centri, in modo che venga identificato e, poi, espulso".

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