Roma, 22 ottobre 2018 – “Ti dico una cosa che non devi fraintendere. Ricordi padre Puglisi, il prete santo? Quando a Palermo i mafiosi l’hanno ucciso in realtà gli hanno dato la vita”. Perchè “non vogliono uccidere me, ma Riace. Vorrebbero cancellarne la storia e farla scomparire dentro la sua geografia, in fondo alla montagna calabrese. Ma sta succedendo il contrario. Tutti capiscono che Riace non era mai stata così viva”. A sottolinearlo è il sindaco sospeso di Riace, Mimmo Lucano, in una intervista a “Repubblica”. “Ci sono fondazioni che si sono fatte avanti offrendo aiuti e soldi. Più colpiscono Riace più la rendono mitica, proprio come Troia” aggiunge Lucano. “Con i famosi 35 euro qui abbiamo creato laboratori artigiani, un asilo nido plurietnico, una scuola, presidi medici, un ristorante”. Lucano riconosce di aver “fatto errori ma è falso che sono metà cavaliere e metà bandito”.
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Lucano: ‘L’odio contro Riace la rende più viva’
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