"L’ Italia é tutto il contrario di un Paese razzista, ha i più alti livelli di integrazione" ROMA, 6 ottobre 2008 – In Italia "non c’é emergenza razzismo", bensì "episodi che vanno e saranno colpiti, così come ci sono delle montature, ad esempio il caso della donna somala, che vanno colpite allo stesso modo".
Ne è convinto il ministro dell’Interno Roberto Maroni che ieri alla festa del Pdl a Milano ha smorzato l’allarme legato agli episodi di intolleranza razziale delle ultime settimane e conferma che il Viminale si costituirà parte civile rispetto alla vicenda della donna che nei giorni scorsi ha accusato di maltrattamenti e perquisizioni arbitrarie la polizia dell’aeroporto di Ciampino. L’Italia dice Maroni, "é tutto il contrario di un Paese razzista, ha i più alti livelli di integrazione. Ci sobbarchiamo il carico noi più di tutti gli altri paesi europei".
Sulla stessa linea di Maroni il presidente del Senato, Renato Schifani: "Nel nostro Paese il razzismo non può esistere, non é nel nostro Dna. Nel nostro Dna c’é l’accoglienza, la solidarietà ". Altra questione, invece per Schifani "quella del pericolo di razzismo, di frange ‘dormienti’ che si sono risvegliate con episodi gravi come quello dell’omicidio della signora Reggiani. Di fronte a episodi di questo tipo la parte sana del Paese ha reagito positivamente una parte massimalista ha reagito in maniera xenofoba. Fenomeni di questo tipo vanno condannati e tenuti sotto controllo".Per sconfiggere l’insorgenza del razzismo in Italia, Schifani ha invocato la stessa unità delle forze politiche che si è registrata nella lotta alla mafia: "Mi auguro che questo argomento sfugga alla politica della contrapposizione tra parti. Con la mafia la politica non si è divisa: non deve farlo neanche contro il razzismo".
Marco Minniti, ministro ombra del Pd è invece convinto che che Maroni "sbaglia" a sottovalutare i "rischi del diffondersi di sentimenti intolleranti e razzisti. E fa ancora più male a non raccogliere l’invito del presidente della Camera che ha proposto un osservatorio parlamentare su questi episodi". E Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl giudica "opportuna" una commissione di inchiesta parlamentare sul fenomeno dell’immigrazione: "Gli episodi violenti contrassegnati da razzismo, avvenuti in varie parti d’Italia, vanno condannati con forza e perseguiti con durezza".
Il segretario del Prc Paolo Ferrero ritiene che"non solo Maroni ma anche i presidenti delle Camere Fini e Schifani sono, detto con il dovuto rispetto per le loro cariche istituzionali, dei ‘sepolcri imbiancati. Il clima di razzismo, intolleranza e xenofobia e’ infatti ormai, in Italia dilagante".
Il ministero dell’Interno, annuncia intanto Maroni, si costituirà parte civile nei confronti della donna somala che aveva denunciato di essere stata umiliata dalla polizia all’aeroporto di Ciampino, "perché – spiega il ministro – la polizia ha agito secondo le regole, rispettandole anzi con estremo rigore ed è stata ingiustamente accusata di razzismo per questo le forze dell’ordine hanno deciso di fare una denuncia per calunnia e il ministero si costituisce parte civile per tutelare il buon nome -ha concluso- delle forze di polizia italiane".
In un’ intervista ieri alla Padania il titolare del Viminale si era già espresso in tal senso sostenendo che si trattava di una clamorosa montatura, fatta anche dalla stampa, che non c’entra nulla col razzismo e non c’entra nulla con la prevaricazione della polizia". Dello stesso avviso il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri: "Davanti ad una dichiarazione di una donna somala e una dei poliziotti, io credo a quella dei poliziotti.