Perse la vita nel 2007 quando si precipitò in mare per soccorrere le bimbe che stavano annegando
Venezia -13 maggio 2009 – La famiglia di Dragan Cigan oggi ha una casa. Due giorni fa i funzionari della Regione Veneto hanno consegnato le chiavi dell’abitazione, acquistata grazie alla solidarietà delle persone. Come si ricorderà, il 22 luglio 2007, il cittadino bosniaco Dragan Cigan perse la vita per aver salvato dall’annegamento due bambini italiani.
”Per questo suo gesto – ha ricordato il presidente del Veneto, Giancarlo Galan – Dragan Cigan è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica. Da quel momento è stata ininterrotta la più sensibile e concreta solidarietà di cittadini e di soggetti pubblici e privati a favore della famiglia del defunto, composta dalla vedova e da due figlie ancora bambine”.
”In buona sostanza – dice Galan – oggi a Banja Luka si conclude la prima parte di un percorso di solidarietà che vede la consegna di un’abitazione, l’acquisto degli arredi, nonchè il vitalizio per il mantenimento della famiglia e per le spese scolastiche delle figlie. Il più sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di un gesto di solidarietà che fa onore al Veneto, alle sue istituzioni, alla sua gente. Gente – sottolinea il presidente del Veneto – che conosce i valori dell’accoglienza e di una integrazione in grado di favorire in ogni senso la civile convivenza”.
Queste le parole con le quali il Capo dello Stato aveva conferito a Dragan Cigan la medaglia d’oro al valor civile:
«Con esemplare altruismo e cosciente sprezzo del pericolo non esitava, sebbene non sapesse nuotare, a tuffarsi nel mare agitato in soccorso di due fratellini che trascinati dalla forte corrente rischiavano di annegare. Riusciva ad afferrare uno di essi ed ad affidarlo ad altro animoso. Con tenace e coraggiosa determinazione raggiungeva l’altro bambino e lo riportava verso la spiaggia consegnandolo a un gruppo di bagnanti, ma stremato dallo sforzo scompariva tra i flutti. Fulgido esempio di elette virtù civiche, di generoso spirito di abnegazione, di nobili sentimenti di fratellanza umana spinti fino all’estremo sacrificio.»
a.i.