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Oltre 315 milioni di € all’Italia, sì al Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione

Approvato da Bruxelles il programma nazionale del nuovo fondo europeo. Ecco come verranno utilizzate le risorse

 

Roma – 26 agosto 2015 – Nuovi posti di accoglienza per i profughi, corsi di italiano per gli immigrati, progetti di rimpatrio volontario… 

Sono solo alcuni degli interventi che da qui al 2020 potranno essere finanziati in Italia dal Fondo europeo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI). Le risorse a disposizione sono significative: oltre 315 milioni, per la precisione 315.355.377 euro. 

L’importo era stato proposto dall’Italia in un dettagliato programma nazionale presentato nei mesi scorsi alla Commissione Europea. All’inizio di agosto è arrivato il via libera di Bruxelles, con una decisione del commissario all’immigrazione Dimitris Avramopuolos. 

Il FAMI (che riunisce i vecchi fondi FEI, FER e RF), verrà gestito dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e, grazie a una delega, dalla Direzione generale per l’immigrazione e delle politiche di integrazione del ministero del Lavoro. Questi definiranno i bandi per i progetti da finanziare.

Nel programma nazionale approvato da Bruxelles vengono definiti nel dettaglio gli obiettivi e la ripartizione delle risorse: 122,1 milioni per interventi che riguardano l’Asilo; 126,5 milioni per integrazione e migrazione legale; 43,7 milioni per i rimpatri;  5 milioni per il reinsediamento in Italia  di 500 profughi (450 siriani e 50 eritrei).

 Piano nazionale FAMI 2014-2020

 Comunicazione CE

 Regolamento 514-2014 attuativo

 Regolamento 516-2014 istitutivo

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