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Cinquanta morti su un barcone soccorso al largo della Libia

Erano nella stiva, probabilmente asfissiati dai gas di scarico. Viaggiano insieme a centinaia di altre persone salvate da una nave di Triton

 

Roma – 26 agosto 2015 –  Ancora orrore nel Canale di Sicilia.

Nella stiva di un barcone soccorso al largo della Libia c’erano 50 cadaveri. Come in altri casi, le persone che viaggiavano ammassate sottocoperta potrebbero essere state uccise dalle esalazioni del motore. 

A scoprire questa ennessima tragedia è stato l’equipaggio della nave svedese Poseidon, che partecipa all’operazione Triton. La nave è stata inviata in soccorso del barcone dalla Guardia Costiera Italiana e ha salvato in due distinte operazioni 469 persone. 

Oggi la centrale operativa della guardia costiera ha coordinato o sta coordinando dieci operazioni di soccorso. Al largo della Libia la nave Fiorillo ha salvato 112 persone su un barcone, ma a bordo c’era anche un morto, altre 225 sono state soccorse da una nave mercantile, in altri casi è intervenuta una nave militare irlandese.

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