Le proteste di Lombardia, Veneto, Liguria e Valle d’Aosta non fermano il piano del Viminale. Le quote Regione per Regione
Roma – 9 giugno 2015- Il fronte delle Regioni contrarie all’accoglienza non ferma il ministero dell’Interno. Ieri dalla Calabria sono partiti i pullman carichi di profughi da distribuire al Nord.
Alla Lombardia ne sono stati assegnati 450, al Veneto 630, alla Liguria 350 e alla Valle d’ Aosta 100. Quattro Regioni “ribelli”, rispettivamente guidate dai governatori leghisti Roberto Maroni e Luca Zaia, dal neoeletto forzista Giovanni Tori e da Augusto Rollandin, vicino al centrosinistra ma contrario alla distribuzione, l’unico col potere di fermarla davvero, grazie allo Statuto speciale della Valle d’Aosta.
Non si oppongono invece all’accoglienza le altre Regioni dove verranno distribuite le persone salvate nel canale di sicilia e sbarcate negli ultimi giorni. 400 andranno in Piemonte, 250 in Toscana, 150 in Campania, 115 in Abruzzo, 92 in Molise, 55 nelle Marche, 50 in Emilia-Romagna e altri 50 in Basilicata.
È comunque solo una prima parte degli invii previsti nelle prossime settimane. Mentre l’arrivo dell’estate da temere un incremento dei viaggi dei barconi, le prefetture sono alla ricerca di nuove strutture dove ospitare i profughi.
Intanto ieri al Viminale il ministro dell’Interno Alfano ha incontrato il commissario europeo all’immigrazione Dimitri Avramopoulos, che ha ribadito l’impegno di Bruxelles ad aiutare l’Italia nello sforzo per l’accoglienza.
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