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“Cittadinanza ai feriti della strage di Firenze”, si muove il Parlamento

Sougou Mor, Mbengue Cheike e Moustapha Dieng furono colpiti dalla follia razzista di Gianluca Casseri. Insieme ad altre quindicimila persone, la Commissione per i Diritti Umani del Senato e Andrea Sarubbi (Pd) chiedono che diventino italiani

Roma – 21 dicembre 2012 – Si moltiplicano gli appelli per concedere la cittadinanza italiana ai tre ambulanti senegalesi superstiti della strage di Firenze. Un modo per ribadire che è l’Italia, e non tre immigrati, ad essere vittima del razzismo.

Il 13 dicembre 2011, sotto i colpi di Gianluca Casseri morirono Modou Samb e Mor Diop. Furono invece gravemente feriti Sougou Mor, Mbengue Cheike e Moustapha Dieng . Quest’ultimo, colpito alla gola e alla spinta dorsale, è ormai tetraplegico e non riesce più a parlare.

La scorsa settimana, nell’anniversario della strage, l' Associazione dei Senegalesi di Firenze aveva chiesto al Presidente della Repubblica la concessione della cittadinanza anche come “atto concreto di riconciliazione”, promuovendo una petizione online che ha già raccolto quasi quindicimila adesioni. Adesso si muove  anche dal Parlamento.

La Commissione Diritti Umani del Senato ha aderito all’unanimità alla petizione e il presidente Pietro Marcenaro ha scritto al Capo dello Stato. Il deputato del Partito Democratico Andrea Sarubbi ha invece presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno perché avvii le procedure per la concessione, come “dimostrazione del rifiuto da parte del nostro Paese di ogni forma di razzismo e della volontà di tutelare chiunque ne sia oggetto”.

EP

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