Il sindaco Marino ha stigmatizzato duramente l'episodio: "Contro la violenza razzista ci vorrebbe l'esilio".
Roma, 30 settembre 2013 – Un sabato sera di ordinaria follia, un ragazzo peruviano di 20 anni insultato e picchiato da almeno 30 italiani su un bus di linea, tra gli altri passeggeri terrorizzati. Intorno alle 19, il ragazzo è salito sul bus 69 in via Prati Fiscali.
Sul mezzo vi era nutrito gruppo di giovani italiani, circa 30 persone, secondo il suo racconto. "Un ragazzo di circa 20 anni mi chiedeva se quella era la fermata del Foro Italico – ha raccontato Gino – Io gli ho risposto di no e allora lui ha cominciato ad insultarmi dicendomi: “Grazie str…, cileno di m…”. Così sono stato apostrofato anche da alcuni sui amici". La comitiva ha intonato canzoni razziste contro il ragazzo peruviano, che vive a Roma da 6 anni e l'anno scorso ha preso la maturità classica.
Poi il gruppo ha vandalizzato il bus. "A un certo punto sono stato colpito di spalle alla testa, non so se intenzionalmente e per la caduta di alcuni frammenti di plastica. Ero ferito e quei ragazzi mi guardavano ridendo". Il ragazzo e l'autista hanno chiamato i carabinieri dopo che la comitiva si è dileguata a piazzale Clodio. Gino se l'è cavata con 7 giorni di prognosi.
Il sindaco Marino ha stigmatizzato duramente l'episodio: "Contro la violenza razzista ci vorrebbe l'esilio".