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Ronchi: “Ue non può lasciare l’Italia da sola sull’immigrazione”

"Pressione fortissima su Commissione affinché si passi ai fatti" BRUXELLES, 22 luglio 2009 – "L’Unione europea non può lasciare l’Italia da sola ad affrontare il fenomeno dell’immigrazione".

E’ quanto ribadisce il ministro delle Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, in un’intervista alla Fondazione ‘Fare Futuro’ vicina al presidente della Camera Gianfranco Fini.

Ronchi rivendica il successo dell’ultimo Consiglio europeo di giugno, nelle cui conclusioni è stato inserito un riferimento al tema, e afferma che ora il governo sta applicando "una pressione fortissima sulla Commissione europea affinché si passi, senza indugi, dalle parole ai fatti". "Con il ministro Frattini – dice Ronchi – abbiamo sempre denunciato di essere stati lasciati soli dall’Europa. L’ultimo Consiglio europeo ha dedicato, finalmente, la giusta attenzione al problema dell’immigrazione illegale nel Mediterraneo. Un bilancio positivo, perché si è arrivati a una definizione europea del fenomeno e si è auspicata una posizione comune dell’Unione, ispirata ai principi di `solidarietà, fermezza e responsabilità condivisa’.

Ora – conclude – continueremo a mantenere una pressione fortissima sulla Commissione europea affinché si passi, senza indugio, dalle parole ai fatti".

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