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Ue, si prepara il fronte del “no” a direttiva sui rimpatri

Verdi e Sinistra Europa schierati contro la proposta di compromesso raggiunto nei giorni scorsi fra Commissione Ue, Consiglio e Parlamento BRUXELLES, 7 maggio 2008 – Il fronte del ‘no’ alla direttiva europea sul rimpatrio degli immigrati clandestini si appresta a dar battaglia al Parlamento europeo, quando la norma sarà esaminata in plenaria a giugno.

I Verdi e la Sinistra Europa (Gue) si preparano a schierarsi contro la proposta di compromesso raggiunto nei giorni scorsi fra Commissione Ue, Consiglio e Parlamento, che prevede una carcerazione preventiva per i clandestini senza documenti fino a sei mesi, e danno il loro sostegno alla manifestazione che alcune ong hanno organizzato per domani nei pressi del Parlamento europeo.

Il vicepresidente del gruppo dei verdi Pierre Jonckheer e il presidente della commissione per i diritti umani, Helene Flautre, col sostegno della co-presidente Monica Frassoni, accusano il Consiglio di allinearsi "alle pratiche nazionali dei paesi più restrittivi", sottolineando che i Verdi sostengono "una durata detentiva limitata ai tempi strettamente necessari per l’espulsione e comunque la più breve possibile".

La Gue aderirà alla manifestazione indetta domani nell’ambito delle campagna "No alla direttiva della vergnogna" e contemporaneamente presenteranno una loro pubblicazione sull’immigrazione dal titolo "Verso un’Europa delle identità miste" per mettere in risalto "le contraddizioni e le ipocrisie delle attuali politiche europee" in questo campo.

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