L’esternalizzazione dei servizi porta a maggiorazioni del 100%. Cirillo: “Quelli per turismo andrebbero affidati all’Enit”
Roma – 25 maggio 2012 – Troppo costosi i visti di ingresso per turismo in Italia da quando vengono gestiti da società esterne ai consolati, un’ operazione di outsourcing per la quale vengono spesi oltre 150 milioni di euro ogni anno.
A lanciare l’allarme è il responsabile turismo del Partito Democratico Armando Cirillo. ”Questo servizio di supporto ai Consolati – spiega – potrebbe essere eseguito esclusivamente dall’Enit, l’ Agenzia nazionale del turismo, consentendo da un lato di abbassare i costi dei visti e dall’altro di affidare una funzione importante all’Ente che avrebbe in questo modo risorse adeguate per assolvere pienamente la funzione di promozione dell’Italia che potrebbe essere finanziata in questo modo”.
Nei mesi scorsi il Pd aveva già presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo ”come mai diversi Consolati affidano questi servizi a centri visti privati e non esclusivamente all’Enit che ha uomini e competenze per gestire direttamente le procedure oggi esternalizzate”. Nell’interrogazione si sottolineava anche come l’ espletamento del servizio ai soggetti provati fa scattare una maggiorazione di quasi il 100% a carico del turista straniero e si chiedeva ”se questo costo non possa costituire un elemento negativo dell’immagine complessiva dell’Italia”.