Il governatore del Veneto: "Non condivido Borghezio, non è il Lega-pensiero''
Treviso, 3 maggio 2013 – Per Luca Zaia, governatore del Veneto, ''la polemica sul mio invito al ministro Kyenge dimostra tutta la sua pochezza''. ''Io ho scritto un comunicato, e con una riga ho invitato il ministro a Vicenza per testimoniare che l'immigrazione che vogliamo e' quella della legalita' – spiega.
Il Veneto e' un modello di integrazione. A me sembra che il ministro poteva dire: questo modello funziona, vogliamo un modello di legalita' per dare un segnale alla comunita' europea. Nessuna provocazione quindi, nel mio invito a visitare una donna abusata.
Non ho nulla contro il ministro e sono contro il pensiero di Mario Borghezio che non e' il Lega-pensiero''. ''Non condivido una riga di quanto dichiarato da Borghezio. E' vomitevole quello che si e' letto – rincara. Voglio condannare pero' anche le mail che ho ricevuto con espressioni da non commentare. Tutto cio' e' dovuto a disinformazione''.
Zaia esprime "dura e ferma condanna" nei confronti degli autori della scritta di matrice xenofoba comparsa stamane, e subito fatta cancellare, sul muro esterno del Liceo Scientifico di Padova Cornaro all'indirizzo del ministro per l'integrazione Cecilie Kyenge. Il governatore del Veneto sottolinea quindi: "Dura e ferma condanna per questa scritta ingiuriosa". E prende le distanze ''da qualsiasi atteggiamento razzista nei confronti del neo ministro dell'integrazione''