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A Firenze l’integrazione sale sul bus

Il primo progetto in Italia, che vedrà 13 stranieri impegnati a informare e aiutare gli immigrati sui mezzi pubblici

Firenze – 31 luglio 2008 – A Firenze l’integrazione si fa anche a bordo degli autobus. Parte infatti domani un progetto sperimentale, il primo in Italia, che per due mesi vedrà impegnati sui bus dell’Ataf, l’azienda dei trasporti pubblici, 13 cittadini stranieri. Oltre a fare controlli sui biglietti, affiancati dai normali controllori, svolgeranno funzioni di mediazione sociale, culturale e di informazione.

I mediatori culturali, nove uomini e quattro donne, provengono da Senegal, Marocco, Congo ed Egitto: fino al 30 settembre saranno in servizio tutti i giorni, dalle 18 alle 24 e opereranno in tre squadre composte da due stranieri e affiancati da un dipendente Ataf. Indosseranno le divise dell’azienda di trasporti e un cappello con i loghi del Comune e del consolato del Senegal.

Loro compito sarà aiutare il personale in servizio ad informare i viaggiatori stranieri sulle regole del trasporto pubblico superando, è stato sottolineato, quelle “difficoltà di comunicazione dovute alla lingua”. Il progetto, gestito da Ataf, è promosso dal Comune e dalla Provincia di Firenze assieme al consolato del Senegal e all’associazione Alleanza dei senegalesi del capoluogo toscano Firenze.

Si aggiunge a un’altra iniziativa simile, quella del progetto comunale ‘Angeli Neri’, che vede impegnati, nel centro storico, cittadini senegalesi contro il commercio abusivo. “La legalità – ha detto Graziano Cioni, assessore comunale alla sicurezza sociale – si raggiunge non solo con le forze dell’ordine che fanno rispettare le regole ma accelerando il processo di integrazione”.

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