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Accordi migrazione, le associazioni denunciano poca trasparenza: “Italia e Ue complici di violazioni dei diritti”

Roma, 1 marzo 2024 – Associazioni e organizzazioni non governative hanno sollevato una forte critica nei confronti della politica migratoria europea, denunciando un aumento continuo delle risorse pubbliche destinate al rafforzamento dell’esternalizzazione delle frontiere. E’ per questo che durante la presentazione a Roma del rapporto “Oltre le barriere, oltre i confini”, Arci, ActionAid, EuroMed Rights e Profundo hanno evidenziato la mancanza di trasparenza e la complicità nella violazione continua dei diritti umani dei migranti.

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Migranti, la denuncia delle associazioni

Secondo quanto emerso dalle denunce delle associazioni, gli accordi con regimi autoritari ed extra-UE, come quelli stipulati con la Libia, la Tunisia e l’Albania, mirano a bloccare i flussi dei migranti senza garantire trasparenza e nel rispetto dei diritti umani. E nonostante la politica securitaria si sia dimostrata fallimentare, l’esternalizzazione delle frontiere rimane la principale strategia della politica esterna migratoria europea.

Le associazioni, inoltre, hanno citato l’accordo politico raggiunto a Bruxelles attorno alle riforme in materia di Migrazione e Asilo previste dal Patto europeo. Se votato ad aprile, trasformerà la politica d’asilo rafforzando la dimensione esterna in chiave securitaria. In più, l’accordo tra Ue e Tunisia, che prevede lo stanziamento di un miliardo di euro in favore del regime di Kaïs Saïed, solleva dubbi sulla destinazione dei fondi e il rispetto dei diritti umani. Anche sul fronte italiano, l’accordo Italia-Albania è stato oggetto di critiche. Si contesta, infatti, la sua presunta mancanza di trasparenza. Ma anche il rischio di imporre procedure illegittime che violano i diritti delle persone in arrivo in Italia. Le associazioni, quindi, hanno evidenziato il problema di trasparenza riguardo ai finanziamenti dell’UE alle guardie costiere libiche e tunisine. E hanno sottolineato una correlazione diretta tra questi programmi e la violazione dei diritti umani.

L’appello delle associazioni, perciò, è chiaro: fermare la strategia di esternalizzazione delle frontiere e aprire canali e vie di accesso sicure per i migranti. Viene inoltre richiesta la reintroduzione di un programma di ricerca e salvataggio pubblico, visto il fallimento delle politiche attuali. Tuttavia, la strategia Ue sembra andare in direzione opposta, con un rischio di ulteriore rafforzamento delle destre in vista delle prossime elezioni europee. Ed è proprio per questo che le associazioni hanno fatto appello anche al gruppo dei Socialisti e democratici, compresi gli eurodeputati del Partito Democratico. La richiesta è che non votino il Patto immigrazione e asilo, già approvato dalla commissione Libertà Civili del Parlamento Ue.

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