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Accordo Italia-Albania, al via la gara milionaria per gestire le strutture: chi se ne occuperà

Roma, 5 aprile 2024 – La prefettura di Roma ha reso noti i tre partecipanti selezionati tra le trenta proposte arrivate per gestire i due hotspot per migranti e il Cpr previsti dall’accordo tra Roma e Tirana. Entro il 20 maggio la gara verrà aggiudicata per un importo che supera i 150 milioni di euro. Tuttavia, a oggi, i lavori di adeguamento alle strutture non sono ancora completati.

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Migranti, chi si occuperà delle strutture in Albania

Medihospes, Consorzio Hera e Officine sociali sono le tre cooperative in corsa per la gestione dei centri italiani in Albania selezionate per le “esperienze contrattuali pregresse afferenti a questi servizi” tra le trenta che hanno manifestato alla prefettura di Roma la propria volontà di partecipare alla gara. Un appalto da oltre 151 milioni di euro (per quattro anni) che verrà aggiudicato, nelle prossime settimane, all’operatore economico che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa. Tra questi, Officine sociali gestisce attualmente il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Palazzo San Gervasio a Potenza e l’hotspot di Taranto in Puglia. Consorzio Hera, invece, gestisce attualmente il Cara e il Cpr di Brindisi e quello di Trapani, mentre Medihospes, un colosso da 126 milioni di euro di fatturato nel 2022, si occupa di assistenza ad anziani, alle persone con disabilità e accoglienza ai migranti.

Il valore dell’appalto è di oltre 151 milioni di euro, con una base d’asta di 130 milioni di euro, prorogabili per altri 24 a partire dal 20 maggio 2024. Tuttavia, i lavori di adeguamento delle strutture non sono ancora stati conclusi, creando ritardi e polemiche. Si tratta, perciò, di una corsa contro il tempo, con l’obiettivo non certo la tutela dei diritti dei migranti, ma le elezioni europee.

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