Il ministro torna sul piano del governo. “Faremo anche corsi di italiano” Roma – 24 marzo 2009 – Quote nelle classi e corsi di italiano. È la linea del governo per migliorare l’inserimento scolastico degli alunni di origine straniera, ribadita oggi dal ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini.
"Abbiamo pensato a una quota del 30 per cento proprio perchè la scuola e’ chiamata sempre di più ad assolvere la sua funzione di integrazione degli studenti migrati e l’esperienza di tutti i giorni dimostra che non basta l’inserimento nelle classi. Occorre in alcuni casi equilibrare, dosare la presenza di studenti immigrati in classi con studenti italiani" ha detto il ministro stamattina nel corso del programma Tv "Panorama del giorno".
In questo modo, secondo Gelmini, si possono evitare le ghettizzazioni. In alcune città d’Italia ci sono classi "formate quasi esclusivamente da studenti immigrati, ed è chiaro – ha aggiunto – che questa non e’ la condizione perchè ci sia una vera integrazione. Abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici già dal prossimo anno di organizzare al meglio l’offerta formativa e quindi consentire una presenza equilibrata di studenti italiani e di studenti immigrati”.
Alle quote si affiancheranno i corsi di italiano. “Abbiamo anche pensato di fare in modo che gli studenti immigrati possano apprendere la lingua italiana soprattutto quando si tratta di ragazzi intorno ai dodici, tredici anni. E’ chiaro che non sempre la famiglia d’origine conosce l’italiano e quindi ci sono oggettivi problemi. Corsi d’insegnamento d’italiano – ha concluso il ministro – sono molto importanti perché appunto si realizzi l’integrazione".