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Appello. Monumento alla memoria dei migranti caduti in mare

Amani, Arnoldo Mosca Mondadori e Alternativa Giovani desiderano lanciare una proposta alla società civile italiana e alle istituzioni europee:

la realizzazione di un monumento alla memoria dei migranti caduti in mare.

 

Il monumento che intendiamo realizzare, grazie alla disponibilità di Mimmo Paladino, è in memoria di quanti, uomini donne e bambini, hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il mare mediterraneo per giungere sino a noi in cerca di un futuro migliore.

E’ quindi un monumento alla memoria, in ricordo di coloro che non sono mai approdati. Una porta da attraversare in silenzio udendo solo il rumore del mare come se, per un istante, solo per un attimo potessimo ricongiungerci con coloro che non sono arrivati, per bussare alla loro porta come loro volevano bussare alla nostra e poi stare lì ed aspettare perché questo tempo non torni più.

Il testo che segue è il nostro APPELLO che lungo il 2008 accompagnerà l’iniziativa del  monumento a Lampedusa e del calendario di Amani dal titolo Migranti.

 

Se come noi pensi che questa memoria sia dovuta firma l’APPELLO:

 

Ogni giorno decine di migranti cercano di raggiungere il territorio del nostro Paese e, attraverso di esso, l’Europa. Ogni anno centinaia di loro muoiono nel corso di questo tentativo. Negli anni, essi sono diventati migliaia e migliaia: 11.098 dal 1988 al ottobre 2007 lungo le frontiere europee, secondo l’Osservatorio sulle vittime dell’immigrazione di Fortress Europe. E’ una strage senza testimoni, senza denunce e molto spesso senza sepoltura, perché la maggior parte delle vittime perisce in mare e i corpi non vengono recuperati. Persino nel caso del maggior naufragio di migranti, quello avvenuto la notte di Natale del 1996 al largo delle acque di Porto Palo in Sicilia, nel quale morirono 283 persone, sebbene il relitto sia stato localizzato, nessuno ha voluto assumersi l’onere delle operazioni di recupero. E’ dunque anche una strage senza pietà.

I migranti vengono dal Sud e dall’Est del mondo verso l’Italia. Vengono ad accudire i nostri anziani, a sorvegliare i nostri figli, a pulire le nostre case, a servire alle nostre mense, a lavare i nostri piatti, a raccogliere le nostre immondizie, a mandare avanti le nostre imprese artigianali, le colture e le stalle, gli impianti industriali e i servizi. Portano lavoro, umiltà, energia, un enorme desiderio di riscatto: vengono da noi per migliorarsi. Portano anche giovinezza e forza vitale alla nostra società senescente, disponibilità alle mansioni che da noi si rifiutano, speranza d’avvenire che a noi si comunica: vengono da noi per salvarci.

La strage di migranti ai nostri confini è il prezzo pagato alla nostra impreparazione, incomprensione, indifferenza di fronte a un fenomeno umano di proporzioni epocali. Per questo pensiamo che un monumento ai migranti possa essere non un risarcimento, ma un riconoscimento dovuto alle sofferenze patite anche per noi.

Per aderire:

invia una mail ad monumentolampedusa@email.it

inserendo il tuo Nome, Cognome e Città

scrivendo nell’oggetto  ADERISCO ALL’APPELLO

 

All’APPELLO hanno già aderito rappresentanti della cultura, dell’arte, delle istituzioni e dell’impresa, tra cui:

 

Ennio Morricone, Antonio Tabucchi, Arnaldo Pomodoro, Alessandro Passadore, Andrea Aiello, Eva Cantarella, Guido Martinotti, Giulio Giorello, Lella Costa, Khaled Fouad Allam, Padre Renato Kizito Sesana, Lucio Dalla, Don Gino Rigoldi, Don Virginio Colmegna, Ottavia Piccolo, Ada Gigli Marchetti, Roberto Vecchioni, Luca Pignatelli, Maurizio Cucchi, Laura Boldrini, Salvatore Veca, Margherita Hack, Alda Merini, Pietro Veronese, Bruno Arpaia, Nicoletta Mondadori, Alfredo Rapetti, Fabrizio Ferri, Bianca Beccalli, Anna Cataldi, Mimmo Paladino.  >>Vedi elenco completo

 

Info:

www.amaniforafrica.org – tel. 02.48951149 – www.alternativagiovani.it – www.arnoldomoscamondadori.it

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