Il nuovo importo fissato dall’Inps. Fondamentale per permessi di soggiorno, ricongiungimenti e altre pratiche dell’immigrazione
Roma – 18 gennaio 2017 – Stavolta non cambia. Anche per il 2017, l’assegno sociale varrà 5.824,91 euro. Una soglia “magica” per tutti gli stranieri in Italia.
Il valore (che corrisponde a 448,07,euro al mese per 13 mensilità) è stato fissato ieri dall’Inps (ecco la circolare). È lo stesso del 2016. Succede perché intanto il costo della vita non risulta cresciuto.
L’assegno sociale viene dato dallo Stato agli anziani più poveri, che hanno un reddito inferiore al suo importo. Tra gli altri requisiti, ci sono l’aver compiuto almeno 65 anni e 7 mesi, vivere in Italia da almeno 10 anni e, se si è cittadini extracomunitari, avere un permesso Ue per lungosoggiornanti, la cosiddetta carta di soggiorno.
Agli immigrati, però, tra i quali i vecchietti scarseggiano, il valore dell’assegno sociale interessa soprattutto per un altro motivo. È infatti il parametro principale utilizzato dalla legge per valutare le loro capacità economiche in buona parte delle procedure burocratiche che li riguardano.
Per rinnovare il permesso di soggiorno o chiedere la carta di soggiorno, i cittadini extracomunitari devono ad esempio dimostrare un reddito pari almeno all’assegno sociale: appunto 5824,91 euro. Per i ricongiungimenti familiari è invece richiesto un reddito pari almeno all’assegno più la metà per ogni familiare che vogliono portare qui. Per farsi raggiungere dalla moglie o dal marito, quindi, servono almeno 8737,36 euro.
Anche per i romeni, i polacchi e gli altri cittadini comunitari, farebbero bene a segnarsi quell’importo. È vero che possono venire liberamente in Italia, ma se vogliono stabilirsi qui per più di tre mesi devono dimostrare di potersi mantenere e quindi, dice la legge di avere risorse economiche almeno pari all’assegno sociale.
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