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Alzheimer: le famiglie salvate dalle badanti

Quattro volte su dieci si affidano alle assistenti familiari. Appello al governo per gli sgravi fiscali

Roma- 18 settembre 2008 – È soprattutto grazie alle badanti  se le 900mila famiglie italiane con un malato di Alzheimer riescono ad assistere i loro cari. Con un intervento pubblico insufficiente, devono però accollarsi quasi tutto il carico, anche economico, di questa situazione.

“Le badanti ricoprono il 40,9% dell’assistenza totale con una prevalenza (24,4%) di situazioni in cui la badante convive con il paziente, mentre nel 16,5% dei casi vive altrove. Si tratta soprattutto di donne straniere, (32,7% del campione complessivo contro l’8,2% di famiglie nelle quali è italiana)" ha spiegato Ketty Vaccaro, responsabile Settore Welfare del Censis, durante un convegno dedicato ieri a Roma alla malattia.

Ogni famiglia spende in media 8 mila euro l’anno di tasca propria per pagare la badante, ma i costi complessivi dell’assistenza arrivano a circa 15 mila euro. Quando non possono permettersi queste cifre, le donne di casa si occupano dei malati: se sono uomini, ad assisterli sono soprattutto le mogli (54% dei casi), se sono donne, a prendersi cura di loro sono per lo più le figlie (60%).

Famiglie e associazioni chiedono che, a fronte di questo welfare privato, ci siano almeno delle agevolazioni fiscali, come la detrazione delle spese per pagare le badanti. "Siamo aperti al dialogo sulla questione", ha assicurato il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, che ha anche proposto "progetti di formazione specifica per le persone che assistono i malati di Alzheimer, dunque sia i parenti che le badanti".

 

EP

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