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Cgil: “Il permesso a punti è punitivo”

“Auspichiamo che questo Governo non mantenga tutta l’acqua sporca prodotta dal vecchio governo in materia d’immigrazione perche’ questo renderebbe velleitaria ogni ipotesi di gestione nuova e razionale”

 

Roma, 14 marzo 2012 – “Un lascito amaro del governo precedente, cosi’ come la sovrattassa sul permesso di soggiorno, che andrebbe completamente rivisto superando l’impianto punitivo e vessatorio”.

E’ quanto afferma il responsabile dell’ufficio immigrazione della Cgil, Pietro Soldini, sul permesso di soggiorno a punti entrato in vigore pochi giorni fa.

Secondo il dirigente sindacale tale strumento andrebbe “inserito in un piano di qualificazione dei servizi pubblici, di offerta formativa per la lingua e l’educazione civica e progetti per l’integrazione per gli immigrati”. Soldini osserva inoltre come l’iter burocratico per l’accordo d’integrazione e’ demandata a gli sportelli unici immigrazione: “Vale a dire – afferma – che avranno una nuova funzione, particolarmente gravosa per le implicazioni che puo’ determinare per gli immigrati. Eppure e’ noto che questi uffici sono sotto organico rispetto alla mole di lavoro che li incombe”.

 

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