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Cittadinanza, Mario Giordano e Souad Sbai in Senato sulla riforma

Il giornalista e l’ex deputata vicina a Salvini partecipano alle audizioni in Commissione Affari Costituzionali. Con loro il professore di diritto pubblico Francesco Saverio Marini

Roma – 11 aprile 2016 –  Anche Mario Giordano, Souad Sbai e Francesco Saverio Marini aiuteranno i senatori a orientarsi meglio con la riforma della cittadinanza per le seconde generazioni. 

A Palazzo Madama la Commissione Affari Costituzionali è alle prese con le nuove regole per far diventare italiani i figli degli immigrati. Conclusa la discussione generale sul disegno di legge già approvato alla Camera, prima di passare a eventuali modifiche ha voluto sentire associazioni ed esperti.  

Il 30 marzo scorso sono stati sentiti il prefetto Di Caprio del ministero dell’Interno, alcune delle associazioni  promotrici della campagna l’Italia sono anch’io, Rete G2, Unicef e Save the Children.  Prefetto a parte, hanno chiesto tutti ai senatori di fare presto ad approvare la riforma, pur indicando i limiti del compromesso raggiunto dalla maggioranza a Montecitorio. 

Probabilmente diversa sarà domani la posizione del direttore del Tg4 Mario Giordano, fresco autore di “Profugopoli. Quelli che si riempiono le tasche con il business degli immigrati”. In un articolo su Libero, la scorsa estate, Giordano ironizzava sull’urgenza di una riforma della cittadinanza: “E non continuate a dire che il Palazzo non è vicino ai problemi della gente[…]È noto infatti che in ogni famiglia, alla sera, ci si interroga con angoscia: la danno o no la cittadinanza agli stranieri?”

Souad Sbai, esperta di islam e attivista per i diritti delle donne immigrate, è stata deputata del Popolo delle Libertà (a parte brevissima sbandata tra i finiani di Fli), ma oggi è nella colonna romana di Noi con Salvini. Durante la scorsa legislatura ha lasciato a Montecitorio una sua proposta di riforma della cittadinanza. Prevedeva che i figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia fossero italiani solo al termine della scuola dell’obbligo e introduceva un test di integrazione per gli adulti. 

Probabilmente più tecnico che appassionato  sarà infine l’intervento del professor avvocato Francesco Saverio Marini, docente di istituzioni di diritto pubblico all’università di Roma Tor Vergata. Per lui è un bis, visto che è già intervenuto sulla riforma alla Camera, durante l’indagine conoscitiva voluta dai deputati. 

EP

 

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