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Immigrati, bocciata la linea Fini

A difendere il presidente della Camera solo Italo Bocchino e Adolfo Urso Roma, 27 novembre 2009 – Alla fine il partito ha preso posizione all’unanimità e lo ha fatto con nettezza: L’ipotesi di voto ai cittadini non italiani è stata respinta, "la proposta non è nel programma del Pdl, nè ci sono motivi per accoglierla".

La riunione dell’ufficio di Presidenza del Pdl ha avuto come effetto quello di bocciare nettamente le proposte "di apertura" di Gianfranco Fini sull’immigrazione.

Eppure Italo Bocchino e Adolfo Urso, raccontano alcuni presenti, erano intervenuti per sollecitare un confronto soprattutto sul tema della cittadinanza. Urso in particolare avrebbe tenuto un discorso in polemica con la linea ufficiale del Pdl. Gli altri ex An non hanno seguito i colleghi del partito che fu di via della Scrofa. Altero Matteoli avrebbe ribadito che il tema non appartiene alla storia, al dna di An. Fra gli altri, a parlare sono stati anche La Russa e Viespoli, insieme al ministro degli Esteri Franco Frattini. Berlusconi si sarebbe limitato ad ascoltare.

Nessuno strappo, comunque, anche perché in extremis è stato inserito un passaggio dedicato proprio alla cittadinanza: il partito "ha dato incarico alla Consulta ‘Riforme e problemi dello Stato’ di avviare l’esame delle proposte relative alla questione della cittadinanza verificandone anche la sintonia con il programma di Governo sottoposto agli elettori".

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