Milano, 3 aprile 2017 – Gli immigrati presenti in Lombardia al 1 luglio 2016 sono oltre 1,3 milioni, di cui il 49,4% sono donne che nel 2002 rappresentavano solo il 39%. E’ quanto emerge dalle elaborazioni della Fondazione Ismu sull’ultima indagine dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicita’ (Orim), da cui risulta che nel 2016 si riscontra un aumento della disoccupazione: “pur considerando occupato anche chi ha un lavoro irregolare o saltuario, gli immigrati che non hanno un impiego superano per la prima volta il 20% della popolazione straniera attiva, andando oltre il precedente record del 18,5% registrato nella prima indagine del 2001, mentre nel 2006-2007 l’incidenza era pari al 7%.
Per quanto riguarda il reddito, per il quarto anno consecutivo (cioe’ dal 2013), il 14-15% (pari a uno su sette) di chi ha un lavoro ha comunque un reddito netto mensile inferiore ai 600 euro. “Un’incidenza cosi’ alta si era registrata solo nel 2001 e nel 2003, allorquando peraltro il valore di un euro era ben superiore dell’attuale (mentre nel quadriennio 2005-2008 ‘di maggior splendore’ solo l’8-9% dei lavoratori stranieri guadagnava meno di 600 euro al mese) ha spiegato Ismu, che ha annunciato che nel 2016 “si segnala la piu’ elevata presenza di abitazioni precarie in rapporto a quelle autonome degli ultimi 13 anni di indagini.
Nonostante cio’, l’incidenza di abitazioni di proprieta’ tra gli stranieri e’, pero’, in crescita per il terzo anno consecutivo e sfiora nuovamente il valore record del 23% gia’ registrato nel 2010. Sintomo di una nuova ‘polarizzazione abitativa’ tra una fascia di immigrati che e’ sempre piu’ ricca e un’altra, invece, che e’ sempre piu’ povera”.