"E’ indispensabile per chi deve gestire un’attivita’ di somministrazione bevande o alimenti" MILANO, 24 marzo 2010 – Un test di lingua italiana obbligatorio per gli immigrati che vogliono aprire un bar o ristorante in Lombardia.
Lo propone il consigliere regionale della Lega Nord, Fabrizio Cecchetti, e per attuarla chiede di modificare l’attuale normativa sul commercio.
"Conoscere l’italiano – spiega Cecchetti – e’ indispensabile per chi deve gestire un’attivita’ di somministrazione bevande o alimenti, in primo luogo per la sicurezza e la salute del consumatore. Non si pretende dall’immigrato un grado di conoscenza dell’italiano da Accademia della Crusca e’ sufficiente un certificato di primo livello, l’attestato di frequenza di un corso professionale o un corso organizzato dal Comune che deve rilasciare l’autorizzazione all’esercizio”.