Artista quarantenne, ha passato metà della sua vita tra ritratti e paesaggi. I suoi lavori sono stati esposti a Londra, a Berlino, a Göteborg, a New York: vita e opere del pittore che ha fatto dell’afrodiscendenza il cuore della sua arte. Il 16 e 17 novembre, nel suo studio-abitazione di via Po a Meda, terrà un open day.
L’artista Luigi Christopher Veggetti Kanku è nato a Kinshasa nel 1979, a cinque anni è stato adottato dalla famiglia Veggetti di Barlassina. Oggi vive in Brianza e ha il suo studio a Meda in una grande casa con un piano interrato, dove ha il laboratorio. Le sue opere sono state esposte a Londra, a Berlino, a New York, alla Galleria Rubin di Milano e a Göteborg. Il suo catalogo, 30 Tele, nel 2010 è stato editato da Giorgio Mondadori. «Sono il primo artista afroitaliano a muoversi a livello professionale nel mondo dell’arte, trattando il tema dell’afrodiscendenza».
I prossimi 16 e 17 novembre, nel suo studio-abitazione di via Po a Meda, terrà un open day. «Sarà una mostra di tutte le mie opere, dai volti alle città alle spiagge, e sarà ospitata in tutta la casa e aperta al pubblico. Questa volta è una mia personale, ma nel 2018 ho fatto una mostra collettiva, ospitando artisti molto affermati del panorama italiano, come Papetti e Galliano, portandoli in Brianza».
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