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Tetto del 30% per gli alunni stranieri

Gelmini: "Dal prossimo anno, per evitare ghetti". "Togliere crocifisso non serve a integrazione"

Roma – 11 novembre 2009 – Dal prossimo anno, in tutte le scuole pubbliche verrà fissato un tetto del 30% alla presenza di alunni stranieri per classe.  Lo ha ribadito oggi il ministro dell’Istruzione e dell’Università, Mariastella Gelmini, parlando ai microfoni di Radio24.

"La misura – ha spiegato – ci e’ stata suggerita dai dirigenti scolastici e dagli insegnanti delle scuole di periferia dove la presenza di immigrati e’ molto elevata. Il tetto persegue l’obiettivo di creare equilibrio all’interno delle classi tra studenti italiani e immigrati. Le classi composte quasi esclusivamente da studenti immigrati diventano classi ghetto e non ci sono condizioni per l’integrazione".

Gelmini ha commentato anche la sentenza della Corte di Strasburgo contro i crocifissi nelle aule. "Integrare gli studenti immigrati non vuol dire togliere il crocifisso, rinunciare alle nostre tradizioni e ai nostri valori per essere politicamente corretti. Questo determina un impoverimento della società e dei nostri giovani".

Secondo il ministro, bisogna "intendere il concetto di integrazione non come un appiattimento, una rinuncia dell’identità della storia e del nostro Paese". Dall’identità che si parte "per ritrovarci come italiani e come Paese, nel pieno rispetto di chi pratica religioni diverse dalla nostra o proviene da altre culture. L’immigrato deve sapere che ha diritti, ma anche doveri, solo così si fa vera integrazione. Altrimenti si scade nel buonismo, in una forma di assistenzialismo che aumenta paradossalmente il rischio di violenza e di una mancata integrazione".

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