Roma, 3 ottobre 2024 – Nel corso del 2023, l’Italia ha assistito a un significativo incremento nel rilascio di nuovi permessi di soggiorno per motivi di studio, con un aumento del 9,4% rispetto all’anno precedente. Secondo un recente report diffuso dall’Istat, i nuovi documenti concessi hanno superato quota 27.000, un livello che non si registrava dal 2013. Questo dato segna una ripresa dell’attrattività del sistema educativo italiano nei confronti degli studenti internazionali, in particolare dopo gli anni difficili segnati dalla pandemia.
Il numero di permessi di soggiorno per studio rilasciati nel 2023 rappresenta l’8,3% del totale dei nuovi permessi concessi per vari motivi. La crescita è sostenuta dalla presenza sempre più significativa di giovani provenienti da paesi extraeuropei, che vedono nell’Italia una destinazione di prestigio per la loro formazione accademica e culturale.
I Paesi di provenienza
Tra le principali nazionalità dei giovani che hanno deciso di intraprendere percorsi di studio in Italia, emerge in particolare l’Iran, con 4.209 studenti che hanno ottenuto il permesso di soggiorno per motivi accademici. Seguono Cina (3.779), Turchia (2.074), India (1.785), Federazione Russa (1.241) e Stati Uniti (1.091). Questi dati riflettono l’interesse per l’Italia non solo da parte di nazioni tradizionalmente vicine culturalmente e geograficamente, ma anche di paesi lontani, con motivazioni di studio che spaziano dalle scienze umanistiche alle discipline tecnico-scientifiche.
La rappresentanza femminile
Un altro dato significativo riguarda la distribuzione di genere tra i giovani che scelgono di studiare in Italia. Il 54,3% dei permessi di soggiorno per studio è stato rilasciato a studentesse, con una maggiore rappresentanza femminile tra i cittadini provenienti dalla Federazione Russa e dagli Stati Uniti. Al contrario, tra gli studenti originari di India e Pakistan, la presenza femminile risulta più bassa. Questo trend conferma una maggiore mobilità femminile nelle nazioni occidentali rispetto a paesi dove fattori culturali e socioeconomici possono influire sulle opportunità educative delle donne.
L’Italia come meta di studio
L’aumento dei permessi di soggiorno per studio sottolinea la crescente centralità dell’Italia come meta di eccellenza formativa. Le sue università, sia pubbliche che private, continuano a richiamare studenti dall’estero grazie a un’offerta formativa competitiva, soprattutto in settori come l’arte, il design, l’architettura, e la medicina. Inoltre, il contesto culturale italiano, ricco di storia e tradizioni, rappresenta un ulteriore fattore attrattivo per chi desidera vivere un’esperienza di studio all’estero.