Stefano Camilloni
Vienna, 19 febbraio 2016 – E’ entrato in vigore alle otto di stamani il nuovo tetto giornaliero fissato dall’Austria per l’ingresso di rifugiati: da oggi il Paese accogliera’ non piu’ di 80 richiedenti asilo al giorno, dopodiche’ “i confini verranno chiusi” ha detto il portavoce della polizia Fritz Grundnig all’Afp.
Ieri la Commissione europea ha bollato la misura come “chiaramente incompatibile” con le norme europee e con il diritto internazionale. Vienna inoltre consentira’ il transito in Austria a non piu’ di 3.200 persone al giorno che intendono fare richiesta di asilo in un Paese Ue. Grundnig ha detto che nessun migrante da ieri e’ arrivato alla frontiera austriaca dalla Slovenia a causa del maltempo. Tra le misure anti-immigrati annunciate da Vienna nei giorni scorsi anche il rafforzamento dei controlli al confine sud dell’Austria, compreso il Brennero. Ieri il commissario Ue per le migrazioni Dimitris Avramopoulos ha preso carta e penna per scrivere al ministro degli Interni austriaco Johanna Mikl-Leitner definendo il tetto all’ingresso dei migranti “chiaramente incompatibile con gli obblighi dell’Austria sulla base delle norme europee e internazionali”. Anche il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha criticato la proposta.
“Per quanto riguarda l’Austria devo dire che la decisione non mi piace, ci stiamo chiedendo se rispetti le norme Ue e ne discuteremo amichevolmente” ha detto Juncker ieri in conferenza stampa. Ma il cancelliere austriaco Werner Faymann, al vertice in corsa a Bruxelles, ha detto che “non ci sara’ una revoca della decisione”. A gennaio Vienna aveva annunciato che non avrebbe accettato piu’ di 37.500 richiedenti asilo quest’anno, dopo i 90mila accolti nel 2015, tra le quote pro capite piu’ alte nella Ue. Secondo il governo austriaco le misure sono necessarie perche’ il piano europeo, voluto dalla Germania, per rallentare il flusso di migranti dalla Turchia non sta ancora funzionando.
