Roma, 5 gennaio 2018 – La piccola Asel, venuta alla luce 47 minuti dopo la mezzanotte del primo gennaio è la prima nata del 2018 a Vienna. Ma invece di auguri per il suo arrivo – riportato con grande rilievo dai media austriaci, come di prassi a Capodanno – la bimba è stata accolta da un’ondata di dichiarazioni razziste, odio e insulti di vario tipo. La sua colpa: essere figlia di una coppia di musulmani, Naime e Alper Tamga, con l’aggravante di essere finita su molte prime pagine in braccio alla mamma, con il capo velato.
Le associazioni che militano per la difesa di migranti e rifugiati e per i diritti sul web dicono di non avere mai visto nulla di simile. Tra lo stupefatto e il preoccupato, gli operatori che lavorano con gli stranieri immigrati commentano la marea di odio diretta ad un neonato nell’Austria guidata da un governo sbilanciato verso la destra.