L’attrice seguirà i problemi dei propri connazionali: ”Il mio compito è di far conoscere di più il mio popolo"
Roma – 1 ottobre 2008 – Ramona Badescu è il consigliere del sindaco di Roma Gianni Alemanno sulle questioni che concernono gli immigrati originari della Romania. Come già aveva spiegato l’attrice romena in un’intervista rilasciata a Stranieri in Italia, con la nomina, avvenuta a metà luglio – ma di cui solo ora viene data notizia -, le viene affidato l’incarico di seguire i problemi che riguardano i suoi connazionali e di studiare forme di integrazione tra i due popoli e le due culture.
Badescu, che alle ultime elezioni comunali si era presentata nella Lista Civica a sostegno di Alemanno, ha già presentato al sindaco capitolino le suo prime proposte: la creazione di un numero verde in lingua, più tutela per i bambini rumeni in età d’asilo, accrescere la conoscenza della cultura romena in Italia. ”Il mio compito – spiega la showgirl – è quello di far conoscere di più il popolo romeno. Alcuni gravi crimini che sono stati commessi hanno un nome e un cognome, non possono essere addebitati ad un popolo intero”.
”Ho proposto al sindaco un numero verde di servizio, in lingua, che dia la possibilità ai romeni che vivono a Roma di essere a conoscenza non solo dei loro diritti ma anche dei loro doveri di cittadini europei. Inoltre, spesso le mamme romene in Italia fanno da baby-sitter ai bambini italiani, ma ai loro figli chi ci pensa? Allora, ho chiesto ad Alemanno di allargare gli spazi, costruire nuovi asili in cui anche i bimbi romeni possano essere piu’ tutelati”.
A ottobre si concluderà il censimento dei campi rom, cosa ne pensa Ramona Badescu? ”Il censimento ha creato molto scalpore, soprattutto per le impronte. Io penso che le impronte siano la nostra carta d’identità, il nostro dna, non devono essere viste con un significato negativo, come le impronte in carcere. Penso che andrebbero prese a tutti. Per quanto riguarda il censimento dei campi rom – aggiunge la Badescu – va fatta una distinzione tra etnie, non tutti i rom sono romeni e viceversa. Detto questo, se la questura rileverà situazioni difficili di romeni nei campi rom, io sono pronta a collaborare”.
”Un altro punto da sviluppare – continua la Badescu – è l’integrazione culturale tra i due popoli, in Italia si sa poco dei nostri artisti, bisognerebbe organizzare più spettacoli. E il 9 ottobre in occasione dell’incontro bilaterale Italia-Romania, Bondi incontrerà il ministro Iorculescu e la sera è previsto uno spettacolo nella Sala Petrassi dell’Auditorium”. Lo spettacolo, che vedrà la contemporanea presenza sul palco di artisti italiani e romeni, è organizzato dal governo romeno e dall’Ambasciata di Romania in Italia. La manifestazione, che ha come slogan ‘la cultura ci unisce’, sarà una traversata tra i vari segmenti culturali romeni e italiani.
Sul palco il gruppo di ballo Cununa Carpatilor, la Philarmonia Orchestra composta da 40 elementi e diretta da Nicolae Iliescu, ma anche il violino di Ana Tifu che eseguira’ le Stagioni di Vivaldi. Poi la danza, con il ballerino italiano Giuseppe Picone, che ballera’ su coreografia del romeno Laurentiu Guinea; ma anche l’esibizione del soprano Felicia Filip, vincitrice dei premi internazionali Mozart che interpretera’ il brano Donna Elvira dell’opera Don Giovanni di Mozart. Sarà diretta da Tiberiu Soare Direttore dell’Opera Nazionale di Bucarest. Lo spettacolo si concluderà con un duetto d’eccezione tra il tenore Mario Malagnini e il soprano Felicia Filip. Inoltre, nel foyer della Sala Petrassi è prevista una mostra fotografica con scatti della Romania ma anche la proiezione, prima dello spettacolo, di immagini dei principali festival culturali internazionali organizzati nel Paese.