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Barrot (Ue): “Stop al lavoro illegale in Europa”

La Commissione Ue punta ad una strategia efficace contro il lavoro irregolare STRASBURGO, 28 aprile 2008 – Il principale fattore di "attrazione" per l’immigrazione clandestina è il lavoro illegale ed è per questo che la Commissione Ue punta ad una "strategia efficace contro il lavoro illegale".

E’ quanto ha affermato, davanti al Parlamento europeo, il commissario ad interim per Giustizia, sicurezza e libertà Jacques Barrot, il quale ha ricordato che la proposta dell’eurogoverno prevede sanzioni per i datori di lavoro, che assumono immigranti illegali.

Barrot, che diventerà titolare del portafoglio in sostituzione di Franco Frattini, ha invitato l’Europarlamento a proseguire "celermente" l’esame della proposta per dare all’Ue uno strumento che "garantisca la legalità" in tutta l’Unione".

Barrot ha riferito inoltre che il bilancio attribuito al Frontex (l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere) è raddoppiato nel 2008, arrivando a 70 milioni di euro, rilevando che per un efficace contrasto all’immigrazione clandestina è necessario un lavoro bilaterale con i paesi di origine. Per quanto riguarda i contatti con la Libia, ha riferito il commissario Ue, "non hanno dato i risultati sperati e questo è un ulteriore motivo per proseguire su questa strada".

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