(ANSA) – ROMA, 22 LUG – Una vicenda quella del bambino morto dissanguato a Bari che ricalca come una fotocopia quella, avvenuta solo il mese scorso, a Treviso: protagonista ancora una volta un piccolo di pochi mesi deceduto dopo ore di agonia per un emorragia dovuta ad una circoncisione eseguita al di fuori di strutture sanitarie. Il bimbo era il figlio primogenito di una coppia nigeriana, immigrati regolari, che vive a Visnabello di Spresiano, a una decina di chilometri da Treviso. Il piccolo Evidence Obosee Prince Aseh è morto il 6 giugno, per un’emorragia causata proprio da una circoncisione. Nel referto medico si leggeva morte per arresto cardio-circolatorio dovuto a shock emorragico. Il bambino era giunto privo di vita all’ospedale Cà Foncello, il giorno dopo la circoncisione praticata, secondo quanto ricostruito, da una donna nigeriana di 43 anni, indagata per omicidio preterintenzionale ed esercizio abusivo della professione medica. E agli inquirenti avrebbe detto di aver praticato molte circoncisioni rituali. Il genitori del bimbo morto a Treviso, sono tuttora indagati in stato di libertà per l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. L’ipotesi di reato è stata formulata dalla Procura della Repubblica di Treviso, che coordina le indagini sul decesso del piccolo. Nell’ambito dell’inchiesta, i due genitori – si è saputo oggi dal legale che li assiste, avv.Stefania Filippi – saranno interrogati venerdì prossimo dalla Polizia Giudiziaria su delega del pm, Giuseppe Salvo. L’esecutrice materiale dell’intervento di circoncisione, Bimbola Thomas, di Meolo (Venezia), è indagata per l’ipotesi di reato di morte avvenuta come conseguenza di altro delitto, con riferimento, in questo caso, all’esercizio abusivo della professione medica. Il referto conclusivo dell’autopsia sul corpo del piccolo non è ancora stato consegnato alla magistratura.
in Attualità
BIMBO DISSANGUATO: IL MESE SCORSO VICENDA FOTOCOPIA
Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]