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Boishakhi Mela. Via ai festeggiamenti per l’anno 1416

Grande festa per bangladesi, indiani, pakistani, srilankesi, nepalesi. Ma il Capodanno arriva in ritardo, dopo tante polemiche

Roma – 22 maggio 2009 – Finalmente il Capodanno Bangla arriva anche per gli asiatici che vivono in Italia. Con oltre un mese di ritardo, Roma gli ha aperto le sue porte e così bangladesi, indiani, pakistani, srilankesi, nepalesi potranno festeggiare l’anno 1416. Il consueto appuntamento con il Boishakhi Mela è stato rimandato più volte a causa del mancato accordo con le istituzioni del Comune. Ma ora un’intesa è stata trovata e i festeggiamenti prenderanno il via domani, a villa Gordiani, in via Prenestina 341, mentre la cerimonia di inaugurazione avrà luogo domenica 24 maggio alle ore 20.

Stand con prodotti tradizionali, degustazione della cucina sud asiatica, spettacoli di musica e danza, dibattiti sull’immigrazione e sul razzismo. Queste le iniziative che animeranno il parco romano fino al 31 maggio e alle quali parteciperanno migliaia di persone.

Il Boishakhi Mela è una festa etnica del subcontinente indiano celebrata nel primo giorno del mese boishak che cade intorno a metà aprile. Per le popolazioni sud-asiatiche segna il nuovo “borsho”, il nuovo anno di un calendario antico. La ricorrenza coincide con la stagione della raccolta del riso, a cui i contadini danno il benvenuto con feste popolari e fiere del raccolto. Le cerimonie tradizionali del Capodanno sono in effetti occasioni di socializzazione e di commercio e fanno parte di un patrimonio della cultura contadina, mantenuta viva dalle comunità immigrate.

L’organizzazione delle celebrazioni capitoline è il frutto della collaborazione di diverse associazioni e comunità di stranieri, tra cui l’associazione Dhuumcatu e il coordinamento Italbangla & Sviluppo. Uniti dalla comune festività si sono impegnati per realizzare un’importante occasione d’integrazione interetnica delle culture asiatiche.

Nonostante l’evento sia ormai alla X edizione, quest’anno la sua realizzazione è stata più difficile del solito. L’autorizzazione del Comune è arrivata dopo numerose polemiche. Gli organizzatori avevano chiesto che fosse concesso l’uso del Parco Centocelle, area che ha ospitato la manifestazione già altre volte. Il Comune aveva fatto una controproposta: Villa De Santis. Anche se, secondo l’associazione Dhuumcatu, questo parco “non è adatto a causa dell’impatto ambientale della festa”, la proposta è stata accettata e il Capodanno solo posticipato.

Ma poi, sull’utilizzo di Villa De Santis arriva “l’informale disaccordo del Municipio VI” e così il Comune propone Villa Gordiani, chiedendo una “assicurazione di 20mila” euro contro eventuali danneggiamenti. Si tratta dell’ennesima spesa. Anche quest’area secondo gli organizzatori non è adatta alla manifestazione per le sue dimensioni e per l’importanza ambientale e dunque, dopo il secondo rinvio, si insiste sul parco di Centocelle. Ma infine è Villa Gordiani la soluzione per mettere fine alle polemiche e a dare il benvenuto – anche se con un po’ di ritardo – a questo nuovo anno Bangla. Buon 1416!

Antonia Ilinova

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