Roma, 31 ottobre 2016 – ‘Al di là delle emergenze, il dibattito piu’ importante e’ sul futuro dell’Europa’. Cosi’ Emma Bonino alla sessione transnazionale del Congresso di Radicali Italiani in corso a Roma. ‘La sfida e’ tra l’Europa dei muri e quella dell’integrazione ordinata, l’Europa che li vuole lasciare annegare e l’Europa che invece si fa carico di una necessita’, che abbiamo anche nel nostro paese, di cambiare le norme e valorizzare i dati positivi’, ha spiegato l’ex ministro degli Esteri.
Un’inversione di rotta da fare puntando su inclusione, istruzione e lavoro come principali strumenti per governare l’immigrazione, “perché non siamo davanti a un’invasione, ma a una sfida epocale da cogliere per fermare la crisi delle democrazie liberali e l’avanzata dei populismi in Italia e in Europa”, ha osservato il segretario Riccardo Magi, illustrando le proposte di Radicali Italiani su cui nel corso della sessione si sono confrontati esperti italiani e internazionali, per la governance dell’immigrazione e cioe’: “politiche d’accoglienza sul territorio con percorsi di autonomia e integrazione che puntino al lavoro, come succede in Germania, per prevenire i ghetti, canali legali d’ingresso per lavoro piu’ flessibili e liberalizzazione del sistema per avvicinare domanda e offerta.
E poi l’introduzione di forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari gia’ in Italia, nel caso sia dimostrabile la disponibilita’ in Italia di un’attivita’ lavorativa o di formazione e legami familiari, sul modello spagnolo del “radicamento”, ha spiegato Magi. Soluzioni che Radicali Italiani ha raccolto in una proposta di legge per superare l’impianto della Bossi Fini, sui cui e’ pronta a lanciare una campagna politica, e che hanno ottenuto il favore di alcune tra le principali organizzazioni impegnate su asilo e immigrazione e che sono intervenuti alla sessione: dal Consiglio Italiano per i Rifugiati, all’Organizzazione internazionale delle Migrazioni, alle Chiese evangeliche impegnate nell’apertura di corridoi umanitari.
Al centro dei lavori anche il rilancio dell’integrazione europea, come risposta alla crisi delle democrazie liberali e all’avanzata dei populismi: “Si fa a gara per la dare la colpa di tutto all’Europa, con Salvini che lo fa perfino sui fondi ai terremotati. In realta’ gli Stati nazionali scaricano sull’Europa le proprie incapacita’ impedendo la nascita di un’Europa federale in grado di garantire diritti e benessere per i popoli europei”, ha affermato Marco Cappato, presidente di Radicali Italiani, intervenendo nel panel sul federalismo europeo, insieme ai sottosegretari Sandro Gozi e Benedetto Della Vedova, Marco De Andreis, autore della proposta di federazione leggera, Monica Frassoni, presidente dei Verdi Europei, Pier Virgilio Dastoli, presidente Consiglio Italiano del Movimento europeo.