Giocatore non aderisce alla campagna. L'allenatore Ferguson: ''E' imbarazzante e deludente"
LONDRA, 22 ottobre 2012 – Plateale forma di protesta del giocatore di calcio Rio Ferdinand, che non ha aderito alla campagna contro il razzismo in Premier League rifiutandosi di indossare, come invece hanno fatto i suoi compagni, la t-shirt dell'associazione 'Kick it Out', che ha promosso la campagna, nel prepartita con lo Stoke.
Una decisione che ha fatto infuriare il suo allenatore, sir Alex Ferguson, che in conferenza stampa ha ammesso: ''E' imbarazzante per me, e deludente. Ci saranno delle conseguenze'' ha aggiunto in tono minaccioso il 'manager' che aveva assicurato che tutti avrebbero aderito alla campagna. Per il Reading non ha aderito alla campagna pure Jason Roberts, ma il suo era un gesto annunciato e, a differenza di Ferdinand, e' stato sostenuto dal suo presidente. ''Sono con lui al 100 per cento'' ha detto.
Il rifiuto del centrale difensivo dello United viene dopo la squalifica di John Terry, sanzionato con 4 giornate di stop per le accuse di stampo razzista ad Anton Ferdinand, fratello di Rio, che gioca al Queens Park Rangers. Con il suo gesto Rio Ferdinand sembra aver voluto dire che secondo lui quattro giornate sono poche. ''Sono deluso – ha spiegato Feguson – Abbiamo fatto questo a sostegno dell'Associazione calciatori, ogni giocatore avrebbe dovuto aderire a questa campagna''.